“Il futuro non è un vicolo cieco”. Un libro del prof. Franco Gallo all’Università di Teramo
Importante evento domani, martedì 3 dicembre, alle ore 15, presso l’Università degli studi di Teramo, nella Sala Lauree del polo Didattico S. Spaventa. Il Prof. Franco Gallo (nella foto), Presidente emerito della Corte costituzionale e Accademico dei Lincei, presenterà il suo ultimo libro “Il futuro non è un vicolo cieco. Lo stato tra globalizzazione, decentramento ed economia”, edito da Sellerio.
L’evento sarà introdotto dal saluto del Rettore dell’Ateneo, Professor Dino Mastrocola.
Da Gallo chiarezza sui temi di maggiore interesse pubblico
Con l’Autore discuteranno del volume quattro Professori dell’università teramana. Ne parleranno il costituzionalista Gino Scaccia, il tributarista Massimo Basilavecchia, l’economista Corrado Pasquali e il filosofo del diritto Gianluca Sadun Bordoni.
Con la chiarezza e l’asciuttezza di linguaggio che derivano da un sapere giuridico profondo, Franco Gallo introduce il lettore in alcuni dei temi di maggior interesse nel dibattito pubblico.
Stop all’assoggettamento della politica all’economia
In particolare, l’Autore si sofferma sui problemi relativi alla regolazione giuridica dell’economia globalizzata. Ed evidenzia l’esigenza di invertire il trend di crescente assoggettamento della politica all’economia. Ricostruisce la ragioni sistemiche della difficoltà di bilanciare i diritti proprietari della tradizione liberale e i diritti sociali nel contesto dell’ordinamento europeo, ponendo l’accento sull’ambigua governance economico-finanziaria dell’Unione. Si interroga sui limiti entro i quali la tutela dei diritti proprietari possa costituire un limite a politiche fiscali distributive. Dedica un’ampia riflessione alla crisi del disegno federalistico e autonomistico. Riscopre le ancora inesplorate virtù del principio di sussidiarietà consacrato nell’art. 118 della Costituzione. Rivolge il suo penetrante sguardo sul mondo virtuale del cyberspazio, interrogandosi sulla tutela che in esso dovrebbe ricevere il diritto all’informazione. Infine solleva una serie di questioni di diritto costituzionale connesse allo spostamento sulla Rete di ambiti crescenti della nostra vita di relazione. E in ultima analisi, della stessa attività politica.
Questioni di capitale importanza che il libro di Franco Gallo invita ad affrontare senza scorciatoie propagandistiche o semplificazioni banalizzanti, ma con la fatica di ragionamenti articolati non riducibili alle battute di un tweet.