Libia, venti di guerra tra Erdogan e Haftar: sequestrata nave turca, si rischia l’effetto-domino
Libia, venti di guerra tra la Turchia e il generale Khalifa Haftar, ormai alle porte di Tripoli. Si sta alzando il livello dello scontro armato tra esercito libico e forze turche. Dopo che il parlamento di Ankara ha ratificato una mozione sull’approvazione dell’accordo di cooperazione militare e in materia di sicurezza tra Turchia e Libia. Giovedì il governo di Serraj, ha annunciato di aver approvato l’ “attuazione” dell’intesa siglata con il governo di Ankara il 27 novembre.
Il vice presidente turco Fuat Oktay ha ribadito che la Turchia è pronta a “fare il necessario” per il dispiegamento di truppe turche in Libia se ci sarà un’esplicita richiesta da parte del governo di Tripoli. Il 27 novembre Ankara e Tripoli hanno firmato due protocolli d’intesa, uno sulla cooperazione e uno – molto contestato – sui confini marittimi.
Libia, nessuna proroga all’ultimatum a Tripoli
Non ci sarà nessuna proroga dopo l’ultimatum lanciato dall’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna), guidato da Haftar, alle forze di Misurata. Le quali hanno solo “72 ore” per ritirarsi da Tripoli e Sirte. L’ultimatum è arrivato dal portavoce dell’Lna, Ahmed al-Mismari, e poche ore fa – riferisce la tv al-Arabiya – lo stesso al-Mismari ha escluso la possibilità di proroghe. “Non colpiremo le forze che lasceranno Tripoli e Sirte” prima della scadenza dell’ultimatum, ha affermato al-Mismari.
Raid aereo di Haftar sulla Sirte
Tre uomini delle Forze per la protezione e la sicurezza di Sirte, in Libia, sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti in un raid aereo lanciato dall’Esercito nazionale libico del generale Haftar. Lo ha detto il portavoce delle Forze per la protezione e la sicurezza di Sirte, Taha Hadid. In una nota, Hadid ha spiegato che le forze di Haftar hanno colpito alcuni dei suoi uomini che stavano conducendo un pattugliamento di routine a sud di Sirte per verificare l’eventuale presenza di jihadisti dello Stato Islamico (Isis) rimasti in zona.
I libici sequetrano una nave turca
Inoltre le forze libiche fedeli a Khalifa Haftar hanno annunciato di aver sequestrato al largo della città orientale di Derna un’imbarcazione battente bandiera di Grenada con a bordo un equipaggio di tre turchi. Poche ore prima il parlamento di Ankara aveva ratificato una mozione sull’approvazione dell’accordo di cooperazione militare e in materia di sicurezza tra Turchia e Libia. L’imbarcazione è ora nel porto di Ras al-Hilal, sotto controllo dell’Esercito nazionale libico, secondo quanto reso noto dal portavoce Ahmed al-Mesmari sulla pagina Facebook, dove si vedono immagini che ritraggono militari della marina del Lna che interrogano i tre uomini di equipaggio e copie dei passaporti turchi di questi ultimi.
Erdogan è un guerrafondaio; farà la fine di Saddam Hussein.