“L’Italia non è il vostro bancomat”. Fdi protesta nel cuore dell’Europa
L’Europa scoprirà che ci sono patrioti italiani indisponibili a manovre finanziarie sulla pelle della nostra gente. Quei 125 miliardi di euro promessi da Conte alla Merkel sono una vergogna, una rapina, un imbroglio da cancellare.
La protesta dei parlamentari di Fratelli d’Italia si articolerà in due momenti. Alle 12, con il sit-in davanti alla sede del Consiglio Europeo, dove tra bandiere, striscioni e megafoni Giorgia Meloni incontrerà i giornalisti. Poi, a partire dalle 14, all’interno del Parlamento Europeo, si terrà un convegno della delegazione italiana del gruppo dei conservatori con la partecipazione del capodelegazione FdI al Parlamento Europeo Carlo Fidanza, del co-Presidente del gruppo ECR Raffaele Fitto, dei capigruppo della Camera Francesco Lollobrigida e del Senato Luca Ciriani, con le conclusioni della stessa presidente di FdI. Un momento di valore istituzionale e politico per rappresentare quell’Italia che non ci sta all’umiliazione.
Lo scalpo dell’Italia
A gran voce si andrà a Bruxelles per dire che c’è un partito italiano – l’unico costantemente in crescita in ogni sondaggio – che rifiuta di svendere la Nazione con un trattato indecoroso. Quello che la Meloni definisce lo scempio del Mes è lo scalpo dell’Italia offerto ad autentici briganti. Quel trattato serve a sostenere gli Stati in difficoltà solo se sono in regola con i vincoli europei. Se non lo sono per via del debito, si accede al fondo unicamente se arriva la Troika con tanto di mazzate all’economia e una maxipatrimoniale. Altro che le chiacchiere di un governo che tradisce l’interesse nazionale.
Quello di Fdi è anche un gesto di grande lealtà: si va in Europa – laddove proprio Conte ha tramato contro la Nazione – a dire che di qui a metà settimana la destra italiana proporrà al Parlamento una risoluzione per rifiutarsi di sottoscrivere il trattato. Perché nessuno si può permettere di ingannare l’Italia e il suo popolo.
Da Fratelli d’Italia un gesto di protesta civile, di servizio alla Patria, di riscossa nazionale. Non si nega il valore della solidarietà tra i popoli, si contestano prepotenze e furbizie contro di noi.
Sono presente anche se non fisicamente !!
Pur di mantenere le poltrone e i lauti emolumenti questi cialtroni vendereddero anche la loro madre……………figuriamoci i beni e i risparmi degli altri.
Dal 2007 la UE ha distrutto i redditi e i risparmi degli italiani con imposizioni fiscali e normative demenziali……i nostri “grandi” politici hanno accettato tutto, dicono loro per il bene della Patria, solo uno ha resistito, Berlusconi, e lo hanno condannato e mandato ai servizi sociali.
Cara GIORGIA hai ragione da vendere a protestare in Europa che con queste cavolo di leggi ci stanno spolpando a tutti quanti ma anche quella dell’Appio LATINO la , che non accende i termosifoni nelle case comunali dal lontano 15Novembre e, specialmente nelle case dell’Albuccione e Colle verde di GUIDONIA , che sono zone isolate e, che stanno in aperta campagna, qui fa + freddo di Roma, perciò ti prego di fare qualcosa x noi a protestare al primo consiglio comunale. Noi comunque il canone e gli oneri accessori li paghiamo tutti i santi mesi. PRIMA GLI ITALIANI VERACI – GRAZIE