Marsilio: il governo impugna la mia legge? Punto per punto, ecco perché è un errore grossolano

24 Dic 2019 11:15 - di Redazione
Marsilio

Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, spiega la ratio della legge sull’assegnazione degli alloggi popolari dopo che il governo l’ha impugnata per presunta discriminazione.

“Il governo sostiene che esisterebbe una criticità, una sospetta discriminazione, nella richiesta di documentazione agli stranieri. Ebbene, è una formidabile cantonata. Quanto previsto nella nostra norma non fa che richiamare leggi vigenti dello Stato, che nessuno ha mai impugnato. Oggi chi vuole chiedere un alloggio deve dimostrare la condizione di reddito e proprietà. Il problema è che per i cittadini e italiani e comunitari, in ogni momento è possibile la verifica, perché esistono banche dati e possibilità di accesso e controllo incrociato. Difficile sfuggire. Lo stesso non vale per chi arriva da paesi lontani, che non hanno queste banche dati, o dove i controlli sono problematici”.

“E sulla base di questo elemento – conclude Marsilio – molti fanno i furbi, scavalcano i veri aventi diritto, italiani e non, nelle graduatorie. La nostra norma serve a ripristinare condizioni di parità. E ripeto, non fa che richiamare la norma nazionale. E cosa è accaduto? Noi applichiamo la legge dello Stato e lo Stato ci impugna la legge. È incredibile”.

Marsilio: la legge abruzzese non discrimina

La legge abruzzese non discrimina quegli stranieri che sono realmente in difficoltà, chi è rifugiato o chi proviene da paesi in guerra ed è quindi impossibilitato a presentare la documentazione necessaria.

E Marsilio, in attesa che le controdeduzioni all’impugnativa del Governo giungano alla Corte Costituzionale mette in evidenza la volontà politica giallorossa di contrastare un’ottima legge. “Abbiamo previsto un punteggio aggiuntivo a chi risiede da almeno dieci anni sul territorio, non importa se italiano o straniero. Per il governo questo sarebbe addirittura incostituzionale, perché discriminatorio. E anche questa è una tremenda cantonata, perché questa premialità era prevista pure nella legge sulle case popolari, approvate dal centrosinistra in Regione ed è anche prevista dal Comune della ‘progressista e di sinistra’ Firenze, oltre che in altre zone d’Italia. Noi facciamo lo stesso, ma siamo xenofobi”.

La terza questione osservata dal Governo riguarda il rispetto della legalità da parte di chi occupa le case popolari. “Noi abbiamo stabilito nella legge che chiunque ospiti in modo continuativo e non episodico persone che sono state colte in fragranza di reato, perde il diritto all’abitazione. Questo per evitare che le case popolari diventino centrali di spaccio, e per poter cacciare con più facilità i criminali. Ma sarebbe un’indebita ingerenza, visto che la materia è di competenza dello Stato. Ma anche questa è una cantonata”.

Commenti

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  • Maddalena Cuscé 24 Dicembre 2019

    Spero davvero che il Presidente della Regione Marsilio riesca a vincere la sua battaglia, giustissima e sacrosanta. Non ho alcun dubbio che la norma non sia affatto discriminante, e che sia stata promulgata correttamente, ma il governo “politicamente corretto” punterà i piedi in ogni modo.
    C’è davvero bisogno di persone che combattono per i diritti degli italiani in difficoltà.
    A Marsilio e alla redazione auguro Feste felici e formulo il mio augurio di tempi migliori per la nostra amatissima Italia.
    Grazie a tutti voi della Redazione per la costante informazione.