Mentana, il combattente della notte regala una lezione di servizio pubblico sulla Brexit
Un combattente di nome Mentana. Stavolta, Mitraglietta merita davvero un encomio per l’eccellente servizio reso su La7 con la sua celebre Maratona. Perché è informazione resa al pubblico senza il pagamento di un canone. Può avere le sue idee, essere simpatico o meno, ma Mentana conferma la stoffa del grande giornalista. In piedi tutta la notte fino alle 7,30 del mattino per far vivere ai telespettatori il clamoroso trionfo di Boris Johnson che spalanca la strada alla Brexit.
Magari non sarà il risultato ad aver stimolato il popolare direttore, ma conta la stoffa, serve il mestiere, occorre capacità. E Mentana ha colto nel segno su tutti i fronti. Almeno di notte, finalmente, non c’è l’ossessione dell’Auditel e si può misurare la qualità della notizia che si offre. Tanto più se i social confermano l’attenzione al dibattito che si consuma in contemporanea sull’emittente di Cairo.
L’ammissione di Mentana
Del resto, proprio Mentana ha esordito ai primi risultati con una ammissione che ha del clamoroso: “I Britannici vogliono la Brexit più di quanto noi giornalisti pensassimo”. E questo accade, da quelle parti d’Oltremanica come di qua, perché il giornalismo non si sforza di comprendere qual è davvero lo stato d’animo del popolo a qualunque latitudine.
Trump in America, Boris Johnson in Inghilterra e costantemente i sovranisti in Italia: è la conferma che il sentire comune sta da un’altra parte. Certo, resistono le fortezze – ma perdono pezzi anche loro – in Germania e Francia, ma è evidente che ci troviamo di fronte ad un sommovimento globale. E Mentana lo ha raccontato senza timore, senza dover attendere il foglio d’ordine del commento, come a volte appare in una Rai paralizzata.
La faccia derelitta di Damiano
E faceva sorridere davvero tanto la faccia derelitta del direttore dell’Espresso, Damilano, che non si capacitava di quanto succedeva. Ohibò, la perfida Albione non rispetta le piazze delle sardine italiane. Stavolta Mentana merita un grazie sentito. Anche se ormai ci ha abituato…
Tutto vero ma, non mi capacito come il servizio pubblico ancora una volta sia asservito al potere della sinistra sempre, è estremamente difficile trovare una o un giornalista di destra che possa esprimersi davvero liberamente appena inizia gli accavallamenti di discorsi anche fuori luogo è sovrastante in maniera che non si possa capire niente di quello che esprime, qui occorre farsi sentire
Questo è il modo di fare informazione alla faccia delle vestali resistenziali!!!!!
ma come fate a parlar bene di questo signore, che vuole licenziare un professore dell’universita’ di Siena solo perche’ e’ un dissidente rispetto alla versione vulgata della seconda guerra mondiale. Non siete di destra vera, altrimenti attacchereste il signor mentana
Abbiamo commentato una trasmissione, è vietato adesso?