Ponte Morandi senza pace: incendio nel cantiere del nuovo viadotto
Due squadre dei vigili del fuoco sono impegnate nei rilievi in corso dopo l’incendio che all’alba si è verificato nel cantiere del nuovo viadotto di Genova. Nel rogo sull’ex Ponte Morandi non risulterebbero feriti. L’accaduto è ancora da ricostruire. Le fiamme potrebbero essere partite dalle scintille dovute ad un flessibile ma sono in corso accertamenti per chiarire la dinamica che ha generato l’incendio.
Ponte Morandi, rogo all’alba: errore umano?
Secondo le prime ricostruzioni sarebbero state le impalcature della nuova pila 13 a prendere fuoco nell’incendio che si è verificato nel cantiere del nuovo ponte sul Polcevera a Genova. Sul posto i vigili del fuoco che sono riusciti a raggiungere tramite l’autoscala l’incendio. Precauzionalmente la polizia municipale ha chiuso via Fillak in entrambe le direzioni, poi riaperta poco fa.
Il polistirolo ha preso fuoco
Secondo la ricostruzione del Secolo XIX, l’incendio è scoppiato intorno alle 5 di questa mattina. La componente di polistirolo utilizzata per la costruzione della pila si è incendiata. Potrebbe essere stato un errore umano, questa sempre la prima ipotesi, nell’utilizzo di un flessibile; non risultano al momento né feriti né intossicati. I cinque operai presenti in quel momento sulla pila hanno immediatamente lasciato la postazione. Il rogo, secondo quanto riportato dalla struttura commissariale, si è sprigionato nel cassero, la struttura in legno che serve per dare la forma alle pile di calcestruzzo.
Nessun sequestro per il cantiere dell’ex Ponte Morandi
Non è stato disposto il sequestro dell’area, pertanto, si legge nella nota della Struttura “i lavori potranno riprendere non appena finite le operazioni di pulizia della pila dalle parti ammalorate che saranno, laddove necessario, sostituite”.
Inaugurazione prevista per la primavera del 2020
L’inaugurazione del nuovo ponte è prevista per la primavera del 2020. Sono diverse le fasi previste per la ricostruzione del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto del 2018 provocando 43 vittime. L’ultima e definitiva tappa del processo di ricostruzione è l’inaugurazione. La novità principale è che non si chiamerà più ponte Morandi. La linea sarà semplice e pulita, ispirata ad una nave ormeggiata, non ci saranno i tiranti e la carreggiata sarà larga dai 24 ai 26 metri, mentre sono stati progettati 22 piloni che lo sorreggeranno. Il ponte sarà illuminato da 43 lampioni, uno per ciascuna vittima del disastro avvenuto nel 2018: saranno 43 vele di luce. Diciotto, invece, i pilastri che visti frontalmente ricorderanno la prua di una nave. Il progetto è stato ideato di Renzo Piano, che supervisionerà l’operazione, e costerà circa duecento milioni di euro.