Rai scandalosa. Nei telegiornali oscurano la Meloni, rubano il canone
I tiggi’ della Rai – resiste un tantinello il solo Tg2 – si sono immediatamente adeguati al Palazzo. Anche da quelle parti il popolo non conta nulla. Sono Tgsardine. Quelli che dicono siamo tanti ma che a votare non ci vogliono andare sennò si capisce che sono pochi. Minoranza. Niente.
Sappiamo che ormai vanno appresso alle lettere burla del finto Tria mandate al vero Foa… Leggano invece i dati dell’osservatorio di Pavia. Anche a novembre Fdi era in crescita in ogni analisi dei sondaggisti oltre che nelle urne elettorali, ma in Rai la realtà è ignota. Ormai i pastoni sono tutti uguali: nello spazio dedicato al centrodestra arriva sempre prima la Lega, poi Forza Italia e solo dopo spunta la chioma bionda di Giorgia Meloni. Siamo arrivati al ridicolo che nei telegiornali la relazione di accompagnamento ai dati di Pavia racconta questa che non è una favola: in termini di presenza diretta in voce “sono in evidenza: Lega (13%), PD (13%), M5S (12%), FI (9%), Altri (6%), FDI (3%)”. Capito? In evidenza! Vengono prima quelli catalogati come “altri” e poi una forza politica che per ora rappresenta il 10 per cento del popolo italiano, l’unica costantemente in crescita tra tutti i partiti di qualunque schieramento.
Lo scandalo del Tg1
Il “sovranista” Foa se ne rende conto? Oppure chiude occhi e orecchie di fronte ad un’Italia che ha diritto a conoscere adeguatamente e con rispetto del pluralismo la voce della destra italiana?
Lo stesso amministratore delegato, Salini, farebbe bene a far cambiare musica ai telegiornali. A partire da quello di RaiUno. Ma chi vuole prendere in giro Carboni con questo atteggiamento che non cambia mai? Nel mese di novembre la Meloni ha parlato al Tg1 per appena due minuti e bontà sua, direttore, sessanta secondi in prima edizione. La tratta meglio il Tg3.
Nei sondaggi sulla fiducia degli italiani ai leader, ormai Giorgia Meloni veleggia costantemente tra la seconda e la terza posizione in una perenne competizione con Salvini che conferma il primato del centrodestra con Conte che perde sempre più numeri pur conservando ancora per poco il primo posto, ma per la Rai questo non esiste. È così vengono sempre prima di tutti Conte, Salvini, Di Maio e persino Zingaretti che doppia la Meloni. Ma i direttori dei telegiornali la vedono l’Italia dai loro televisori? O leggono sono i fogli d’ordine?
E’ uno scandalo inaudito. E si deve solo alla buona presenza della Meloni sui social se la leader della destra italiana riesce a farsi conoscere e apprezzare dal nostro popolo. Ma siamo al contrario della democrazia. Rubano il canone.
Sento continuamente criticare il servizio ( pagato da tutti) che dovrebbe essere pubblico e finalizzato ad informare mentre non rispetta il suo mandato. E’ una realta’ ormai costante e a nulla valgono le risultanze degli osservatori che denunciano una utilizzazione strumentale. Dopo tutti questi anni nessuno ha proposto di validare le presenze pubbliche ponderate e le eventuali multe per i trasgressori o peggio la decadenza dei direttori di testata. Come mai ,mi chiedo?
Purtroppo si devono cambiare i vertici,E mandarli a casa,,senza soldi
E’ normale………la RAI è da decenni cosa loro, propaganda continua e linciaggio degli avversari; e ci tocca anche pagare il canone. Chiudetela, oppure dovete fare una pulizia etnica, una mangiatoia del genere non si può riformare è diventato un Ministero della propaganda come ai tempi di Goebels, in questo caso comunista.
Per la RAI è vitale la propaganda a senso continuo in favore dei catto comunisti. Lo squallido Fazio imperversa in via permanente su RAI 2, in compagnia della super Racchia che proferisce ad ogni momento volgarità. L’informazione è centrata su tutto quanto avviene nel PD, dal Segretario all’ultimo usciere del palazzo. Poi ora c’è il fenomeno dei mentecatti microcefali ” Sardine”; giusto per fare ancora propaganda di sinistra. E i contribuenti pagano questa schifezza di dis-informazione. Peggio che a Berlino Est ai tempi della DDR !!
Concordo, ma allo stesso tempo dobbiamo anche ammettere che le altre TV non è che siano migliori a livello di informazione sull’argomento. Basterebbe soltanto fare una carrellata un giorno qualsiasi e ciò vale anche per i c.d. approfondimenti.
Ciò ovviamente è significativo pure della paura che i vari conduttori hanno nei confronti di Giorgia Meloni la quale è l’unica del centro destra che argomenta sempre e i somari non sanno più come contenerla.
Pertanto ritornando al capitolo RAI tanto varrebbe farne uno spezzatino, facendo rimanere le sole reti in capo allo stato, e privatizzare questo carrozzone. I migliori ovviamente sarebbero ben graditi alle nuove proprietà, tutti gli altri facciano pure la fine che meritano.
E dire che sono sempre stato anche per una TV pubblica tipo BBC. Ormai la RAI è irriformabile.