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Siria, rapisce la figlia a Milano

Rapì la figlia a Milano per portarla in Siria. Tre anni dopo l’ha fatto di nuovo

Cronaca - di Redazione - 21 Dicembre 2019 - AGGIORNATO 22 Dicembre 2019 alle 12:33

Già nel 2016 rapì la figlia e sparì: la bambina fu nascosta in Siria e solo al termine di una complicata operazione internazionale di polizia fu liberata lo scorso 28 novembre, riportata a Milano e affidata alla mamma. Ora è accaduto di nuovo. A riportare la vicenda è il Corriere della Sera secondo cui il padre della bambina, siriano, è andato ieri nella scuola media dove la figlia frequenta il primo anno, l’ha presa in consegna e l’ha sequestrata una seconda volta. La mamma della bambina, che come sottolinea il quotidiano, è difesa dall’avvocato Angelo Musicco, è corsa in tribunale, dal pm Cristian Barilli, titolare del fascicolo e la caccia all’uomo è ripartita.

Il padre l’ha presa all’uscita di scuola

Da chiarire tra l’altro come abbia fatto l’uomo a prendere in consegna la figlia a scuola. Bisogna vedere, osserva il Corriere della Sera se il divieto fosse stato già stabilito dai giudici. E comunicato alla scuola, oppure se quest’ultima già sapesse e avesse ricevuto i documenti. Se dunque abbia compiuto un errore dalle imprevedibili conseguenze. Immediate le azioni degli investigatori, comunque partiti in ritardo, non per colpa loro. Secondo quanto raccontato dalla mamma della bambina, mancava ancora un’ora all’uscita “regolare” della figlia, e infatti la donna, è arrivata in istituto alle 14.

L’uomo è tornato in Siria con la figlia

Il siriano Maher Balle rapì la figlia e sparì il 31 dicembre 2016. Per tre anni. “Fino alla conclusione di una complicata operazione internazionale di polizia – racconta il quotidiano – alla liberazione dell’11enne (nascosta in Siria) lo scorso 28 novembre, al suo ritorno a Milano e all’affidamento alla mamma, l’ecuadoriana Mariana Veintimilla, 53 anni, che da quell’uomo, violento e fanatico, si era già separata in passato. Alle 13 di ieri, Balle è andato nella scuola media in zona Porta Romana dove la figlia frequenta il primo anno, il personale dell’istituto — uno dei più famosi in città — non ha posto obiezioni, lui ha preso in consegna la figlia, è uscito e l’ha sequestrata una seconda volta. Una testimone riferisce di averlo visto con due valigie. Una per sé, l’altra per la ragazzina”. Ora si ricomincia da capo. L’incubo è ricominciato.

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