Rapinato, legato e bastonato: tra i fermati anche una nota influencer (video)
Si chiama Christina Bertevello ed è una influencer varesina da 600mila followers su Instagram, con video molto popolari anche su Youtube (dove canta con il nome di Badass), la giovane coinvolta insieme a due amici marocchini nel pestaggio di un altro giovane del varesotto.
I due avrebbero legato a un albero, bastonato e rapinato di 800 euro un altro giovane. La vittima, secondo quanto reso noto dai Carabinieri, aveva fatto il nome del 22enne a un 24enne, con il quale il primo aveva un debito. Il 24enne aveva poi rapinato il 22enne. Per vendicarsi della persona che aveva fatto il suo nome, il 22enne, assieme a un coetaneo marocchino e alla fidanzata (la giovane influencer nota negli ambienti della musica trap), lo ha legato a un albero, bastonandolo ed estorcendogli a titolo di risarcimento circa 800 euro. Sia il 22enne sia il 24enne che lo aveva rapinato sono stati fermati dai Carabinieri.
Badass “vanta” 600mila follower
Per la giovane influencer e per l’amico il giudice ha disposto l’obbligo di presentazione agli uffici della polizia giudiziaria, mentre il fidanzato è agli arresti domiciliari.
Tutto era iniziato con un intervento dei Carabinieri, lo scorso 15 novembre, nei pressi di un hotel di Somma Lombardo. Un 22enne di Busto Arsizio aveva denunciato di aver subito una rapina. All’epoca l’aggressore, un 24enne nato a Milano e residente nel Luinese, era stato denunciato per rapina e anche per spaccio e porto abusivo di armi, dal momento che aveva 20 grammi di marijuana e un coltello.
Una resa dei conti nel mondo della droga?
I carabinieri hanno accertato che la vittima della rapina aveva un debito con il suo aggressore, che lo aveva rintracciato grazie a un conoscente comune. A quel punto il rapinato, scoperto chi aveva fatto il suo nome, lo ha attirato in un bosco. Lì, con l’aiuto della fidanzata influencer e di un coetaneo marocchino, lo ha legato a un albero e lo ha picchiato brutalmente. Lo ha colpito con pugni e bastonate, fracassandogli anche il cellulare davanti agli occhi con un trapano. I tre hanno slegato il giovane solo quando ha loro consegnato 800 euro chiesti come risarcimento per aver fatto la “spia”. Secondo Stefano Bettinelli, avvocato della Bertevello, quest’ultima avrebbe avuto un ruolo del tutto marginale nella vicenda.