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Un frame tratto da un video fornito dalla Guardia di Finanza mostra una delle fasi di un’operazione antidroga del Comando provinciale di Catanzaro, che in collaborazione con altri reparti calabresi delle fiamme gialle, ha eseguito 19 ordinanze di custodia cautelare, emesse, per le rispettive competenze, dai gip di Lamezia Terme e dei minorenni di Catanzaro, a carico di altrettante persone di etnia rom, tre delle quali minorenni, 12 novembre 2019. ANSA/UFFIVIO STAMPA/GUARDIA DI FINANZA

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Un frame tratto da un video fornito dalla Guardia di Finanza mostra una delle fasi di un’operazione antidroga del Comando provinciale di Catanzaro, che in collaborazione con altri reparti calabresi delle fiamme gialle, ha eseguito 19 ordinanze di custodia cautelare, emesse, per le rispettive competenze, dai gip di Lamezia Terme e dei minorenni di Catanzaro, a carico di altrettante persone di etnia rom, tre delle quali minorenni, 12 novembre 2019. ANSA/UFFIVIO STAMPA/GUARDIA DI FINANZA +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

Reddito di cittadinanza, scandalo infinito: anche un pusher tra gli 80 “furbetti” scoperti

Cronaca - di Leo Malaspina - 27 Dicembre 2019 - AGGIORNATO 27 Dicembre 2019 alle 16:49

Reddito di cittadinanza? No, furbetti di cittadinanza. E lo scandalo si allarga e l’elenco dei truffatori si aggiorna quotidianamente. Ci sono pizzaioli, camerieri, baristi, cassieri, addetti ad autolavaggi, operai tessili e calzaturieri, magazzinieri e muratori. Ma anche una coppia di commercianti che vendeva abbigliamento con una partita iva chiusa. Ed ancora, l’ex titolare di un noto caseificio e alcuni venditori ambulanti che sostano davanti alla Reggia di Caserta. L’elenco degli 80 furbetti del Reddito di Cittadinanza scoperti negli ultimi mesi dalla Guardia di Finanza di Caserta si allarga.

Tra i truffatori anche un imprenditore delle mozzarelle

L’ex titolare del noto caseificio, in particolare, fermato più volte a bordo di un potente e lussuoso Suv, aveva richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza. Nella domanda di sussidio aveva “dimenticato” di comprendere nel proprio nucleo familiare la moglie. Era titolare di redditi e intestataria di beni patrimoniali oltre i limiti massimi previsti dalla legge per poter accedere al contributo pubblico. Degli 80 furbetti, 64 illegittimi beneficiari sono stati denunciati alla magistratura. Nei restanti 16 casi è scattata nei loro confronti la segnalazione all’Inps per farli decadere dalla riscossione del contributo pubblico.

Oltre duecentomila euro di danni allo Stato

Complessivamente sono stati 255 i componenti dei nuclei familiari oggetto di controllo,  risultati aver illegittimamente richiesto e percepito il sussidio in parola. Per un danno alle casse dello Stato stimabile in oltre 200.000 euro, calcolando solamente le somme già materialmente percepite. L’attività di verifica si è avvalsa delle specifiche banche dati a disposizione. Oltre gli 80 furbetti, la Guardia di Finanza di Caserta ha scoperto altri 25 soggetti dediti alla vendita al minuto di sigarette di contrabbando; abbigliamento con
marchi contraffatti e supporti magnetici in violazione ai diritti d’autore.

Reddito di cittadinanza, truffe record a Caserta

Verbalizzato anche uno spacciatore di Capodrise trovato in possesso di mezzo chilo di hashish. Individuati diversi autisti “in nero”, mentre a riscontro di alcune segnalazioni sono stati sanzionati altri soggetti che avevano affittato, sempre “in nero” degli appartamenti, o che avevano omesso di segnalare nella richiesta di contributo la proprietà di alcuni beni immobili.  “La provincia di Caserta – informa una nota della Guardia di Finanza – spicca a livello nazionale per numero di domande accolte rispetto al numero di residenti’.

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C'è un commento:

  1. Giovanni ha detto:

    Quindi è come il REI, tranne che si possono perseguire penalmente.

di Leo Malaspina - 27 Dicembre 2019