Roma, il Municipio II perde due commissariati di polizia. E la Lega va all’attacco
Chiudono i presìdi di polizia, come se la Capitale non vivesse il suo momento più drammatico sul fronte della sicurezza. Al 2° Municipio di Roma c’è allarme per la possibile chiusura dei commissariati di zona. In una nota Andrea Liburdi, dirigente romano, Francesca Quaranta ed Emanuele Iannuzzi del coordinamento Municipio II della Lega Salvini Premier, denunciano il possibile “taglio” dei presìdi. «Apprendiamo con sconcerto e preoccupazione che nella recente riunione del Comitato Nazionale Ordine e Sicurezza è stato ideato un piano di riorganizzazione dei presídi delle forze dell’ordine sul territorio. Un piano che penalizza fortemente il quartiere Nomentano-Italia di Roma. Entrambi i commissariati della Polizia di Stato della zona di piazza Bologna non esisteranno più».
La denuncia della Lega: «Meno polizia per strada»
Secondo i consiglieri leghisti, il commissariato Sant’Ippolito di via di Villa Ricotti è stato già trasferito nel IV municipio in via Achille Tedeschi, mentre il commissariato Porta Pia di via Forlì verrà accorpato al commissariato San Lorenzo. «Perdiamo così in un colpo solo entrambi i presídi di polizia che garantivano il controllo di un territorio che presenta non pochi problemi di ordine pubblico. Dal fenomeno sempre crescente della movida notturna molesta a quello gravissimo dello spaccio di droga in strada. Senza contare i numerosi episodi di furti e rapine in appartamento che negli ultimi anni sono in aumento. Inoltre essendo il quartiere popolato da cittadini di età media non giovanissima, sarà per loro molto più difficile presentare una denuncia o rinnovare un passaporto».
«Chiediamo al ministro Lamorgese di rivedere questa decisione per non lasciare pericolosamente sguarnito un quartiere centrale. Un quartiere altamente frequentato sia di giorno che di notte come quello di piazza Bologna, mantenendo in zona il commissariato Porta Pia», dicono ancora Francesca Quaranta ed Emanuele Iannuzzi.
La mappa dei nuovi commissariati, dopo la riorganizzazione, lascia grandi perplessità.
«Se il problema è la riduzione dei costi, proponiamo di effettuare con urgenza lo sgombero di tutti gli immobili pubblici e privati occupati dai movimenti antagonisti di sinistra. Movimenti che costano alla collettività cifre esorbitanti tra risarcimenti danni ai proprietari e utenze erogate gratuitamente agli abusivi. E destinare almeno uno a costo zero per ospitare uno dei posti di polizia per i quali finora si pagava l’affitto», concludono i leghisti.