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epa07665111 People watch sunset at sea in summer at the solstice festival in Jurkalne, Latvia, 21 June 2019. On the longest day and the shortest night of the year, people gather to celebrate the mythological holiday of the Latvian season – Summer solstice. During these festivities, people participate together festive rituals and spend all night in the light of the fire.  EPA/Toms Kalnins
epa07665111 People watch sunset at sea in summer at the solstice festival in Jurkalne, Latvia, 21 June 2019. On the longest day and the shortest night of the year, people gather to celebrate the mythological holiday of the Latvian season – Summer solstice. During these festivities, people participate together festive rituals and spend all night in the light of the fire. EPA/Toms Kalnins

Solstizio d’inverno, è il periodo giusto per concepire un figlio. Grazie all’aumento della luce

Cronaca - di Redazione - 20 Dicembre 2019 - AGGIORNATO 20 Dicembre 2019 alle 15:20

Solstizio d’inverno, una data che apre una fase magica per gli aspiranti genitori. Il 22 dicembre alle 4.19 del mattino “si verificherà il solstizio, cioè inizierà l’inverno. Non è una stagione negativa per la salute, anzi per la crescita è il periodo più propizio. Inoltre dal solstizio fino alla fine di marzo scatta una fase ottima per gli aspiranti genitori”. Ad assicurarlo è il pediatra Italo Farnetani, docente alla Libera Università Ludes di Malta.

“La spiegazione – precisa – sta nel fotoperiodo, cioè il rapporto tra la luce del giorno e il buio della notte. Da domenica le giornate iniziano ad allungarsi perciò l’organismo riceverà una quantità maggiore di luce. Se si pensa che il rapporto luce/buio è il più importante sincronizzatore per gli esseri viventi, si capirà dunque quanto sia importante l’aumeno delle ore di luce”. Più luce diurna “stimola la funzionalità ormonale della donna – sottolinea Farnetani – mentre le temperature basse non danneggiano gli spermatozoi. Pertanto si hanno le migliori possibilità per praticare con successo la fecondazione assistita”.

“In effetti, in generale – aggiunge il pediatra – la stimolazione che si ha con l’allungamento delle giornate è così accentuata che poi settembre e ottobre sono i due mesi di maggior natalità. Il fenomeno si presenta in modo costante dal 2002. E l’incremento del numero dei concepimenti a dicembre e gennaio, legato proprio all’inversione del fotoperiodo, è più accentuato al Sud grazie alla maggior intensità della luce”.

Solstizio d’inverno, i neonati saranno alcuni millimetri più lunghi

Non solo: dal solstizio fino a giugno “i neonati nasceranno alcuni millimetri più lunghi rispetto a coloro che sono nati da luglio fino al solstizio di dicembre. La differenza massima si avrà ad aprile, quando ci sarà una differenza di 6 mm in più rispetto ai bambini nati a ottobre”, assicura Farnetani. E ancora: sino a 17 anni e mezzo per i maschi e 15 anni e mezzo per le femmine, “dal solstizio d’inverno a luglio si cresce più velocemente in altezza rispetto al peso. L’aumento – avverte il pediatra – può essere fino a 3 volte superiore rispetto al periodo agosto-novembre. All’interno di questi 7 mesi c’è un ulteriore periodo in cui la crescita è particolarmente rapida. Può avvenire da ora alla fine di marzo, o dagli inizi di maggio alla fine di luglio. Questo esprime una diversa ricettività allo stimolo della luce. Chi risponde subito crescerà più rapidamente all’inizio dell’allungamento del fotoperiodo, altri avranno bisogno di una maggiore stimolazione”.

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di Redazione - 20 Dicembre 2019