Spese pazze in Campidoglio. La Raggi batte gli ex sindaci: 6,5 milioni per il suo staff
Spese pazze in Campidoglio. Sui compensi per lo staff e gli assessori la ministra Virginia Raggi non è seconda a nessuno. E, conti alla mano, smentisce i sacri impegni declamati a inizio mandato. Con la solenne promessa di non superare la soglia dei cinque milioni. «Con noi – giurava la prima cittadina nel 2016 – risparmi rispetto a Marino e Alemanno». Basta andarsi a rileggere un lungo post, all’indomani dello scandalo Marra. «Alemanno spese 6 milioni di euro. Marino spese 5,3 milioni di euro. Noi invece abbiamo fissato l’obiettivo di spendere meno di 5 milioni di euro ogni anno». Chapeau. La Raggi prometteva tagli e risparmi di almeno 300mila euro rispetto all’amministrazione dem di Marino e un milione di euro in meno rispetto alla giunta Alemanno.
Le spese pazze della ministra Raggi
Promesse al vento. Smentite subito dal contratto stellare (194mila euro l’anno) del capo di Gabinetto del sindaco, Carla Romano Ranieri, che si dimise dopo poche settimane. Oggi, come riporta un’inchiesta del Messaggero, se si spulcia tra le carte degli allegati all’ultimo bilancio 2020-2022, si scopre che le cifre degli stipendi sono molto diverse da quelle annunciate all’insegna del cambiamento. La spesa prevista per il personale degli Uffici di diretta collaborazione con gli assessori ammonta a oltre 6 milioni e 500 mila euro per il 2020 e altrettanti per il 2021.
Stando alle cifre strombazzate ai quattro venti dai 5Stelle nel 2016, si tratta di 1,2 milioni in più della giunta di centrodestra e di mezzo milione in più di quella di centrosinistra.
Gli stipendi superano i 6,5 milioni
Ritocchi all’insù per «adeguare» il nuovo salario, si legge nelle delibere, giustificato dall’ampliamento delle mansioni. Ma anche part-time diventati improvvisamente a tempo pieno. «Al di là della girandola di collaboratori, assessori e manager che si sono avvicinati e allontanati da Palazzo Senatorio – scrive il quotidiano romano – i collaboratori più fedeli della sindaca e dei vari membri della giunta, nell’ultimo periodo, si sono visti rimpolpare gli stipendi». E i risparmi della rivoluzione grillina hanno lasciato il posto a spese pazze. Che superano di gran lunga gli stipendi dello staff degli ex sindaci.