Terrorismo, espulso l’imam di Padova che picchiava i bambini per inculcargli il Corano

2 Dic 2019 15:23 - di Redazione
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Le autorità italiane hanno espulso un marocchino e un bengalese per motivi di sicurezza dello Stato. La notizia arriva all’indomani del vertice straordinario del “Casa”, il Comitato di analisi strategica anti terrorismo, svolto al Viminale dopo l’attentato jihadista di Londra. È stato lo stesso Viminale a divulgare la notizia delle espulsioni.

Terrorismo e propaganda jihadista

I due stranieri espulsi sono “un marocchino 24enne, residente a Torino, Mohamed Bendafi, e un 19enne bengalese, Jounayed Ahmed, residente a Padova”. Il marocchino, ha fatto sapere il Viminale, “è risultato attivo su diverse piattaforme di social media. La polizia ha rimosso alcuni video che ha condiviso su Facebook perché contenevano espliciti inviti a recarsi in Siria per unirsi a gruppi jihadisti“. Dalle indagini è emerso che “l’uomo aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione ed era collegato a un connazionale, arrestato nell’aprile del 2017″. Il tribunale aveva poi condannato quest’ultimo per “associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere”.

L’Imam che picchiava i bambini

Legata piuttosto all’integralismo islamico l’espulsione del bengalese. Il giovane, “di professione imam e insegnante di religione presso l’associazione culturale islamica Bangladesh Cultural Center di Padova”, il 14 novembre scorso era stato “sottoposto dalla Digos alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, disposta dal Gip, perché indagato per maltrattamenti nei confronti di minorenni e abuso di autorità, per le modalità con cui teneva le lezioni coraniche nel centro”. La polizia aveva “infatti documentato – ha ricordato il Viminale – come Ahmed, insieme a un altro imam suo connazionale (tratto in arresto per le stesse imputazioni) fosse solito percuotere, umiliare e minacciare i bambini che frequentavano i suoi corsi di religione islamica. Lo straniero, inoltre, è risultato connotato da una visione radicale dell’islam“. Salgono così a 454 le espulsioni eseguite dal 2015 ad oggi, di cui 91 nel 2019, 126 nel 2018 e 105 nel 2017.

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