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20060603 – ROMA -CRO- AMNISTIA: MASTELLA, ESCLUSI PEDOFILI E CRIMINE ORGANIZZATO – IL carcere di Rebibbia a Roma. prsoegue il dibattito sul provvedimento di amnistia e indulto proposto ieri dal ministro della Giustizia Mastella e su cui si e’ detto d’accordo Palazzo Chigi. I verdi invitano il ministro della Giustizia a farsi promotore in Parlamento del provvedimento di amnistia. Nella Cdl Udc e Dc favorevoli a un provvedimento di clemenza, An resta contraria; Gasparri: diremo mille volte no. Il capo dei cappellani delle  carceri, Mons. Giorgio Caniato: bravo Mastella, ma stavolta spero che non si voglia illudere il mondo carcerarioDI MEO/ANSA/PAT
20060603 – ROMA -CRO- AMNISTIA: MASTELLA, ESCLUSI PEDOFILI E CRIMINE ORGANIZZATO – IL carcere di Rebibbia a Roma. prsoegue il dibattito sul provvedimento di amnistia e indulto proposto ieri dal ministro della Giustizia Mastella e su cui si e’ detto d’accordo Palazzo Chigi. I verdi invitano il ministro della Giustizia a farsi promotore in Parlamento del provvedimento di amnistia. Nella Cdl Udc e Dc favorevoli a un provvedimento di clemenza, An resta contraria; Gasparri: diremo mille volte no. Il capo dei cappellani delle carceri, Mons. Giorgio Caniato: bravo Mastella, ma stavolta spero che non si voglia illudere il mondo carcerarioDI MEO/ANSA/PAT

Uccise i figli in carcere, avevano 6 mesi e due anni. Assolta per vizio totale di mente

Cronaca - di Redazione - 17 Dicembre 2019 - AGGIORNATO 17 Dicembre 2019 alle 17:57

Uccise i figli in carcere, scaraventandoli giù dalle scale. Ora Alice Sebesta è stata assolta per “vizio totale di mente” e per lei si apriranno le porte di un Rems, una delle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza che hanno sostituito gli Ospedali psichiatrici giudiziari. A deciderlo è stata il Gup di Roma Anna Maria Gavoni.

I bambini scaraventati dalle scale del carcere

Sebesta, cittadina georgiana nata in Germania, il 18 settembre 2018 uccise i suoi due figli di 6 mesi e due anni scaraventandoli giù dalle scale del reparto nido del carcere di Rebibbia. La donna era stata portata in carcere meno di un mese prima, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti: con sé aveva 10 chili di marijuana. Quando fu fermata era in macchina con due nigeriani, connazionali del padre dei suoi figli, che poi vennero rilasciati. Per lei, che aveva detto di non sapere della droga, invece l’arresto fu convalidato.

“Non sono una cattiva madre: li ho salvati”

Anche il pm Eleonora Fini aveva chiesto l’assoluzione per vizio totale di mente. I suoi problemi psichiatrici, del resto, erano emersi da subito e, anzi, furono oggetto di polemiche inerenti una possibile sottovalutazione delle sue condizioni da parte delle figure preposte all’interno del sistema carcerario. La donna, difesa dall’avvocato Andrea Palmiero, ha reso dichiarazioni spontanee in aula. “Non è vero che sono una cattiva madre; non ho usato alcuna crudeltà. L’ho fatto per salvare i miei figli. A loro ci penso ogni giorno”, ha detto. Anche dopo il duplice infanticidio disse che voleva salvarli, mandandoli da Dio. Uscita dall’aula la donna ha abbracciato in lacrime il suo difensore.

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di Redazione - 17 Dicembre 2019