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Mauro Icardi’s wife, Wanda Nara, attends the Italian serie A soccer match between Inter Milan and Chievo at the Giuseppe Meazza stadium in Milan, 13 May 2019. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Mauro Icardi’s wife, Wanda Nara, attends the Italian serie A soccer match between Inter Milan and Chievo at the Giuseppe Meazza stadium in Milan, 13 May 2019. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Wanda Nara parteciperà al Grande fratello. «Così saprete chi è per davvero la moglie di Icardi»

Spettacoli - di Redazione - 17 Dicembre 2019 - AGGIORNATO 17 Dicembre 2019 alle 16:44

«Io sono una fan della prima ora del Grande fratello.  Guardo la versione spagnola, quella argentina e l’italiana. E tutti lo seguono. È interessante vedere come gente diversa per cultura, provenienza ed esperienza riesca a convivere sotto lo stesso tetto. Lo considero “l’occasione”. Un modo per farmi conoscere per davvero». Così Wanda Nara, procuratrice del marito, il campione del Psg (ex Inter) Mauro Icardi, in una lunga intervista pubblicata dal settimanale Chi  nel numero in edicola domani. Sull”immagine che trasmette sui social Wanda Nara tiene a sottolineare che «sono immagini».  «A me piace creare un’immagine, anche da sogno, mi piace farlo per gioco e per lavoro. Poi, lontano dal social, ho ancora un altro ruolo, quello di procuratrice. Dove sono più austera. E poi, soprattutto, io sono la mamma con le scarpe da tennis che corre con i suoi bambini. Non mi vedrete mai truccata fuori dagli impegni di lavoro. E non mi vedrete mai con l’autista». «Io le tate non so che cosa siano, mai avute. Sul serio, sennò i figli che li ho fatti a fare? Me li cresco io e ci sono sempre io. Certo, vedo che è una cosa che, in effetti, scatena stupore negli altri. A casa mia sono sempre quella che dorme di meno»

«Quando è nato il mio Valentino- conclude Wanda Nara-  avevo solo 21 anni. Non ero così ferrata sul tema. Però ho sempre avuto questo forte desiderio di maternità. E con il tempo ho imparato anche a gestire le situazioni. E a godermi i miei bambini. Io mi sono goduta tutta la loro prima infanzia. La vita con i bebè. Le prime pappe. Andavo negli alberghi con il frullatore. Cantavo le ninne ovunque. Sembravo un po’ una matta».

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di Redazione - 17 Dicembre 2019