Alla Rai popcorn: Pd contro Pd. Le nuove nomine nel segno dell’azienda
Mai come in questo caso deflagra la sinistra che vorrebbe continuare a comandare sempre e comunque all’interno della Rai. La partita è attorno al ruolo del sempre potente Mario Orfeo, che però mette in difficoltà i suoi sponsor.
Il Pd in Rai e Orfeo
Stamane si vota in consiglio di amministrazione sulle nomine e un pezzo di sinistra – nonostante il no di Di Maio – voleva a tutti i costi piazzare Orfeo. Ma la sua difesa all’estremo rischia di provocare un incidente diplomatico tutto rosso che potrebbe deflagrare in una vera spaccatura nella sinistra che punta ad egemonizzare la Rai come ha sempre fatto e ora non può più fare.
Come farà la consigliera “in quota” Borioni a giustificare l’annunciato voto contrario in nome e per conto del Pd a Coletta, suo compagno di scuola che lei stessa portò alla direzione di Rai Tre, ad Angelo Teodoli, Silvia Calandrelli, Luca Milano, tutti suoi storici compagni?
I compagni che restano
Ma anche a Franco di Mare, che ha mosso i primi passi nella redazione de l’Unità, ed a Duilio Giammaria, certamente non un balilla?
Tra le braccia di Morfeo si dorme, tra quelle di Orfeo si muore, dice un vecchio e noto compagno di viale Mazzini che ha capito la malaparata e apprezza la scelta più aziendalista che partitica.
Popcorn dunque mentre l’amministatore delegato Salini si gode lo spettacolo assieme ai suoi fidati sostenitori in Cda e che vede lì sbandamento della stessa rappresentanza leghista.
Andrà a finire che dopo un po’ di tempo si potrà dire che se le nomine non vanno bene al Pd “ufficiale” vorrà dire che la Rai si sarà rimessa in linea con gli orientamenti del paese reale. Non è detto che se comandi a palazzo Chigi grazie alle manovre di Palazzo questo debba per forza accadere anche a viale Mazzini. A pensarci bene è una specie di rivoluzione. Applausi a chi ha avuto coraggio anche se dispiace per qualche sacrificio.