Blitz a Monterotondo: presi dieci picchiatori che terrorizzavano e pestavano cittadini inermi
Un blitz congiunto di carabinieri e polizia contro una banda di picchiatori. Essi aggredivano per futili motivi cittadini inermi a Monterotondo. Agli arresti diverse persone ritenute responsabili, a vario titolo, di rapina e lesioni personali aggravate. Gli arrestati si muovevano e agivano come ‘branco’, pestando, anche solo per futili motivi, concittadini di Fonte Nuova, una popolosa città alle porte di Roma. Gli arrestati, di età compresa tra i 19 e i 26 anni, facevano parte di una vera e propria ‘banda di picchiatori’. Si sono responsabili di brutali aggressioni in danno di malcapitati presi di mira per futili motivi.
La meticolosa attività investigativa ha consentito ai carabinieri della Sezione Operativa di Monterotondo ed agli agenti della Polizia di Stato di Tivoli di ricostruire nel dettaglio le fasi delle aggressioni e identificarne i partecipanti di 4 distinti episodi verificatisi, tra giugno e novembre dello scorso anno, presso il Bar Giusy di Guidonia Montecelio, al confine con la frazione Santa Lucia di Fonte Nuova.
Aggressioni brutali
La descrizione degli episodi accertati, documentati dalle immagini acquisite, dimostra la brutalità delle aggressioni.
Il primo episodio violento documentato risale al 23 giugno 2019, quando un uomo, colpevole di aver difeso una barista che non voleva servire alcolici ai membri del gruppo criminale, già ubriachi, ha subito il pestaggio selvaggio da 5 di loro con bottigliate sulla tempia e, rovinato a terra, con calci e pugni sul viso. Dopo averlo lasciato esanime, col volto ed il corpo ricoperto di sangue, i malviventi si erano dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
Tre pestaggi in due settimane
Nel mese di novembre del 2019 il gruppo si è reso responsabile di tre “pestaggi” in sole due settimane. Il giorno 3 ha eseguito una vera e propria spedizione punitiva ai danni di un quarantacinquenne di Santa Lucia, da loro definito “amico delle guardie”; la vittima si trovava in compagnia di un amico a giocare alle slot machine, installate presso quel bar. Lo hanno aggredito alle spalle con violenti pugni e calci da tre degli arrestati che dapprima lo lasciavano uscire dall’angusta sala slot, poi, riunitisi al gruppo, continuavano a picchiarlo con estrema violenza sulla pubblica via, colpendolo con calci e pugni sul viso e sul corpo.
Il successivo giorno 14 hanno preso di mira un giovane del luogo che, dopo averlo accusato di aver quasi investito uno di loro, hanno costretto a sedere nel bar e colpito con uno schiaffo al volto. Dopo cinque giorni, poi, alcuni dei componenti del gruppo criminale tentavano di rubare un’auto in sosta dinanzi al menzionato bar; scoperti dal proprietario, che di forza tirava fuori dall’abitacolo il ladro sedutosi sul sedile destinato al conducente, lo facevano cadere a terra ed infierivano su di lui con veemenza, prendendolo a calci e pugni, colpendo anche l’anziana madre della vittima.
La soddisfazione del Mosap per l’operazione
Il sindacato di polizia Mosap esprime ”soddisfazione e compiacimento per l’operazione” e un ”plauso alla dirigente dott.ssa Di Corpo per la bellissima ed importante operazione portata a segno e all’ alta professionalita’ dimostrata dai colleghi”. Anche perché non è la prima volta che si verificano episodi di delinquenza nella zona.