Il centrodestra a Ravenna. Meloni: da questo voto dipendono i destini della nazione. Le sardine? Hanno il sostegno di Soros

24 Gen 2020 19:07 - di Redazione

Il centrodestra unito a sostegno di Lucia Borgonzoni a piazza del Popolo a Ravenna. Al comizio finale della campagna elettorale per l’Emilia Romagna hanno partecipato i tre leader Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

“Questa piazza la porterò con me se mi manderanno a processo per aver difeso i confini dell’Italia”. Così ha esordito Salvini, ricordando di avere girato 200 piazze in Emilia Romagna. Ha quindi dedicato la piazza a Mario Cattaneo, il ristoratore assolto per avere ucciso un ladro. “Questa regione ha bisogno di un assessorato alla sicurezza. C’è chi vuole difendere la privacy dei delinquenti – ha aggiunto – io sto con le mamme e con i papà che a Bibbiano hanno gridato al mondo ‘giù le mani dai bambini’. Bibbiano tornerà ad essere conosciuta come la patria del parmigiano reggiano”. “Ravenna soffre per i posti di lavoro a rischio – ha detto ancora – questa regione deve tornare ad essere una regione per le imprese dove lavora chi è bravo e non perché ha una certa tessera in tasca. Dall’altra parte abbiamo ricevuto solo insulti. Io sono contento di una cosa, in questa piazza ho avuto l’onore di stringere la mano a persone che erano di sinistra e del Pd. Persone che non voteranno più il Pd che non ha più niente a che fare con gli operai e i contadini, è diventato il partito della casta”. “Mi porto nel cuore i ragazzi di San Patrignano – ha aggiunto Salvini nel suo comizio – e mi hanno rotto le scatole per due anni perché io oso venire in vacanza in Romagna e vado in spiaggia in costume da bagno. Meglio un bicchiere di Sangiovese di qualche canna che qualcuno vorrebbe spacciare liberamente nelle strade e nei negozi”.

“Abbiamo illuminato il palazzo della Regione Emilia-Romagna con i colori del nostro tricolore – ha detto Giorgia Meloni – della nostra bandiera Nazionale. Il voto di domenica è importantissimo per questa terra ma è un voto dal quale dipendono anche i destini della nazione. Secondo Fratelli d’Italia l’Emilia-Romagna può avere molto di più: è una regione locomotiva nonostante il PD, che in questi decenni si è limitato a gestire il potere. Speriamo che i cittadini dell’Emilia-Romagna vogliano aiutarci a dare un governo migliore a questa Regione, a dare un governo migliore all’Italia”.

“Grazie per essere qui – ha salutato dal palco Giorgia Meloni – questa è stata una campagna straordinaria che abbiamo fatto piazza per piazza, comune per comune. I cittadini dell’Emilia Romagna sono dinanzi a un crocevia della storia: da loro dipende il futuro della regione, che è una locomotiva ma non grazie al Pd, lo è nonostante il Pd. Bonaccini parlaci di quello che hai fatto, non passare la giornata a parlare di noi, parlaci del governo che tu sostieni, non ti vergognare dei partiti che ti sostengono. Avessimo un’altra settimana vi prometterebbe che viene ogni mattina lui a prendervi in macchina per portarvi al lavoro. Si sono limitati a gestire il potere. Hanno tentato di nascondersi in tutti i modi. Le sardine – ha poi concluso – passano il tempo a fare manifestazioni per tentare di impedirci di parlare. E’ un movimento spinto dall’establishment. Hanno avuto anche il sostegno di George Soros. E’ la conferma che si chiamano sardine ma nascondono degli squali”.

Silvio Berlusconi ha sottolineato che se le regionali in Emilia Romagna vanno come devono andare il governo non potrà che dimettersi. Poi ha fatto accenno anche al movimento delle sardine: ”Le Sardine sono dentro la sinistra – ha detto –  Quindi tutti questi loro appelli a una politica più seria, con toni meno violenti cadono nel nulla perché anche loro si adegueranno alla sinistra”.

Commenti

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  • Silvia Toresi 25 Gennaio 2020

    C’è ancora chi crede che le sardine siano apolitiche? Allora la Befana esiste!!!!!!

  • Giovanni 25 Gennaio 2020

    Ma perché Salvini fa la guerra alle canne e tace per coprire i consumatori di cocaina, non farebbe prima a chiedere ai deputati i nomi dei loro fornitori. Anche se li hanno censurato il video delle iene fu ben eloquente. Uno che parla parla ma difende gli interessi dei peggiori.