«Chi guida deve prevedere anche le imprudenze altrui». Sentenza storica della Cassazione

7 Gen 2020 16:40 - di Redazione

«Poiché le norme sulla circolazione stradale impongono severi doveri di prudenza e diligenza, proprio per fare fronte a situazioni di pericolo, anche quando siano determinate da altrui comportamenti irresponsabili, la fiducia di un conducente nel fatto che altri si attengano alle prescrizioni del legislatore, se mal riposta, costituisce di per sé condotta negligente». Così i giudici della quarta sezione penale della Cassazione nel motivare la sentenza con cui hanno dichiarato inammissibile il ricorso di un automobilista condannato a otto mesi, prima dal tribunale di Velletri e poi dalla Corte d’Appello di Roma in seguito a un incidente stradale in cui aveva perso la vita un uomo al volante di un’altra auto.

Le decisioni della Cassazione

«Coerentemente con tale assunto, è stata perciò, ad esempio, confermata l’affermazione di responsabilità in un caso in cui la ricorrente aveva dedotto che, giunta con l’auto in prossimità dell’incrocio a velocità moderata e, comunque, nei limiti della norma e della segnaletica, aveva confidato che l’autista del mezzo che sopraggiungeva arrestasse la sua corsa in ossequio all’obbligo di concedere la precedenza. E ancora sulle medesimi basi si è affermato che anche nelle ipotesi in cui il semaforo verde concede la marcia, l’automobilista deve accertarsi della eventuale presenza, anche colpevole, di pedoni che si attardino nell’attraversamento.

In quanto il conducente favorito dal diritto di precedenza deve comunque non abusarne, non trattandosi di un diritto assoluto e tale da consentire una condotta di guida negligente e pericolosa per gli altri utenti della strada, anche se eventualmente in colpa», scrivono i supremi giudici.

L’obbligo di prudenza per tutti

Va dunque, ad avviso del Collegio, riaffermato il principio che “l’obbligo di moderare adeguatamente la velocità in relazione alle caratteristiche del veicolo e alle condizioni ambientali deve essere inteso nel senso che il conducente deve essere non solo sempre in grado di padroneggiare assolutamente il veicolo in ogni evenienza”. «Ma deve anche prevedere le eventuali imprudenze altrui e tale obbligo trova il suo limite naturale unicamente nella ragionevole prevedibilità degli eventi, oltre al quale non è consentito parlare di colpa».

Commenti

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  • Guido 8 Gennaio 2020

    Non c’è l’obbligo di prevedere i numeri vincenti del lotto?

  • Paolo Sardi 7 Gennaio 2020

    Ma in Italia sarà mai possibile affermare che chi non rispetta le regole ha torto? Pare di no. Anche chi fa stupidaggini ha “un po’ ragione”. Che paese INDECENTE!