Cinema, il passaparola boccia Zalone. Spettatori in calo rispetto al film precedente

12 Gen 2020 13:45 - di Giovanni Pasero

Il titolo che leggerete domani sui quotidiani di regime? “Checco Zalone trionfa al box office”. Quello che non leggerete sono i fatti. Numeri che parlano chiaro. E parlano di un vero e proprio crollo rispetto alla scorsa settimana. E addirittura di un flop, se rapportati all’ultimo film di Zalone di quattro anni fa.  Non ci credete? Guardate il diagramma degli incassi tra Tolo Tolo (in nero) e Quo Vado? (in rosso), raffrontati dal sito specializzato Cineguru.

Eppure, la pellicola “politicamente corretta” del comico pugliese era partita come incassi meglio di quella di 4 anni fa. Ma in quel caso, il tema centrale era il “posto fisso”, tema forse più pop e trasversale. Per Tolo Tolo, invece, con il passare dei giorni il calo è stato vertiginoso. Terminato l’effetto marketing e lo spot fuorviante, gli spettatori hanno disertato le sale. È l’effetto passaparola. Al cinema punisce o premia, senza pietà. Un esempio tra i tanti? “Pane e tulipani”, destinato a poche sale, sulla base del passaparola divenne un film campione d’incassi.

Rispetto a Quo Vado? Uno spettatore su tre ha disertato la sala

Torniamo ai numeri, che non mentono mai. Tolo Tolo, che sabato 11 gennaio ha incassato 1.843.692 euro per una media di 1.833. Ora tenetevi forte. Gli incassi sono un calo del 67% rispetto alla settimana scorsa. La pellicola, al momento ha raggiunto il totale di 39.193.464 euro. Con questo risultato, il film supera i 37,5 milioni de “Il re leone” e diventa quindi il titolo di maggiore incasso degli ultimi 4 anni. Per tornare un film che superi Zalone bisogna prendere un altro Zalone. Ma qui il paragone è impietoso. Prendendo lo stesso week end di riferimento, “Quo vado?” sabato 9 gennaio aveva conquistato 4.446.878 euro. Quasi tre volte quanto ha incassato Tolo Tolo. Senza dimenticare che quattro anni fa i biglietti costavano di meno.

Il passaparola su Zalone e lo spettatore La Russa

Chissà quanti spettatori hanno fatto come Ignazio La Russa, che ha raccontato la sua esperienza sui Social. Hanno pagato il biglietto, non si sono divertiti e sono usciti delusi, se non addirittura furibondi. Delusi perché il trailer con la canzone dedicata all’immigrato presentava un’altra forma di comicità. Più diretta e meno cervellotica e cerchiobottista.

Commenti

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  • Alberto 15 Gennaio 2020

    peggio per chi non va a vederlo

  • Norma Marenghi 13 Gennaio 2020

    Sono d’accordo con il concetto di fondo, il solito tema esterofilo, solito tentativo di far cassetta, con un passa parola sui tv e giornali che è presa x fondelli pubblicitaria,, .per proporre poi, solite stronz–te. Mai trovato cinema italiano cosi deludente, da che si è ridotto a fare da..portaborse…alla politica.

  • GIOVANNI 13 Gennaio 2020

    Il peggior film di Zalone, deluso e annoiato. Soldi sprecati!!! Non vi consiglio di andare a vederlo. UNa delusione completa.!!!

  • maurizio pocci 12 Gennaio 2020

    La statistica è una cosa il successo un’altra, se in italia ci fossero 10 registi che incassano quanto zalone,(che al 12/1 sarà oltre i 40 milioni) si potrebbe festeggiare 365 giorni di seguito,e non credo per lui sia cosi fondamentale battere se stesso. Resta il fatto che, e qui faccio anche io statistica, nei primi 100 incassi della storia del cinema italiano,tra i film italiani,nei primi 4 posti ci sono 4 film di zalone. Applausi meritati a Luca Medici.