Coronavirus a Roma, terzo caso sospetto: è un operaio dell’Hotel Palatino. L’albergo smentisce
Oltre ai due casi di Coronavirus già accertati, ce ne sarebbe un terzo. A Roma, all’Hotel Palatino di via Cavour, un operaio romeno di 42 anni afferma che la coppia di turisti positivi alla malattia lo arebbe contagiato. L’uomo, secondo il Corriere della Sera, sarebbe quasi sicuramente venuto in contatto con la coppia che alloggiava nell’albergo della Capitale dove Marian C. (questo il suo nome) lavorava. Ma il condizionale è d’obbligo.
Coronavirus, altro caso sospetto a Roma: è giallo
Il paziente – in calce il verbale del pronto soccorso– con febbre alta e tosse, è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli intorno alle 17 di giovedì. Lamentava gli stessi sintomi imputati al virus proveniente da Wuhan. Immediata la comunicazione al 118 che ha inviato a Tivoli un’ambulanza ad alto biocontenimento della Croce Rossa per il trasferimento d’emergenza allo Spallanzani. Marian C. di 42 anni, avrebbe dichiarato all’ospedale di Tivoli di essere stato a contatto con la coppia nell’hotel Palatino. Ma il direttore dell’hotel, dove i turisti alloggiavano, ha tuttavia smentito categoricamente che sia un dipendente della struttura o di un’azienda collegata.
Proseguono i controlli e i test
Proseguono intanto i controlli anche sugli altri 18 turisti cinesi, arrivati con lo stesso tour operator della coppia, che avevano proseguito il viaggio verso Cassino e sono stati bloccati nella serata di giovedì. I turisti sono sottoposti a sorveglianza sanitaria perché entrati in contatto con la coppia di cinesi, ed erano stati a Sorrento. I 18 dovevano poi alloggiare a Cassino ma, alla luce dell’esito dei test sulla coppia, il bus è stato fermato dalle forze dell’ordine al casello autostradale di Cassino, anche alla presenza dei sanitari della locale Asl, e scortato fino allo Spallanzani di Roma.