Coronavirus, caso sospetto a Bari: è un’italiana di ritorno dalla Cina

23 Gen 2020 19:37 - di Redazione

Oggi l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Bari ha segnalato agli organi competenti “un caso di sospetta infezione da coronavirus 2019-nCov”, che si è diffuso in particolare nella zona della metropoli cinese di Wuhan. Il Policlinico precisa che “sono state adottate tutte le procedure di prevenzione previste. La paziente – continua la nota dell’azienda – si trova attualmente in isolamento respiratorio e da contatto presso il reparto di malattie infettive. Sta ricevendo le cure necessarie in attesa di conoscere gli esiti degli esami diagnostici di conferma”.

Sospetto coronavirus: è una cantante lirica

A quanto si apprende si tratta di una cantante della provincia di Bari di ritorno da un tour in oriente che ha toccato anche la zona di Wuhan, città di origine del virus, che ha avvertito sintomi sospetti.

Dalla scorsa notte è quindi ricoverata nel reparto di malattie infettive del Policlinico di Bari in isolamento, in attesa di accertare se si tratti del pericoloso virus cinese. Come previsto dal protocollo diramato dal Ministero della Salute, i campioni biologici della paziente saranno inviati all’istituto Spallanzani di Roma per accertamenti.

Superati i 600 casi in Cina: circa 25 vittime

Il virus cinese che tiene in allerta il mondo è passato dai pipistrelli ai serpenti, quindi all’uomo. I risultati della mappa genetica, diffusi dagli esperti delle università di Pechino e Guangxi, ricostruiscono la trasmissione del coronavirus. Intanto il Coronavirus ha fatto altre vittime in Cina: i casi accertati in tutto il Paese hanno superato quota 616 e le vittime sono aumentate da 17 a 25. Lo ha detto il vice ministro della Commissione nazionale per la salute Li.  Il ministero cinese dell’Educazione ha inviato una circolare per sospendere esami e raduni di massa in scuole e università fintanto che durerà l’epidemia di polmonite virale provocata da un nuovo coronavirus.

Cina in allerta, le scuole sospendono le attività

Al momento gli studenti sono a casa per le vacanze d’inverno e molti non torneranno sui banchi prima di fine febbraio. Ma la circolare impone alle autorità scolastiche di valutare la situazione sanitaria prima di organizzare la ripresa delle lezioni. Scuole e università nelle aree maggiormente colpite dovranno anche impegnarsi per diffondere la consapevolezza sui rischi dell’infezione.

Commenti

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  • Mike 24 Gennaio 2020

    Attenzione abitanti di Prato e Milano 🙂

  • giovanni vuolo 23 Gennaio 2020

    E tutti questi clandestini chi li controlla?