Davigo, il magistrato che infierisce sulla giustizia-barzelletta. Ma lui non è un cittadino comune (video)
E bravo Davigo. Il capo vero del Csm, il padrone della giustizia italiana, il leader del forcaiolismo nei tribunali, in un video tutto da vedere. Le sue parole riducono la bilancia, il verdetto, le sentenze, ad autentica barzelletta.
Nel video, lui fa la parte del simpatico in un convegno, e racconta come passi più tempo per ottenere un divorzio rispetto alla pena da scontare per l’omicidio del congiunto. Ovviamente ci si sganascia, si ride, ma nessuno riflette sull’ordinamento. Anche Piercamillo Davigo dovrebbe sapere quanti suoi colleghi, grazie all’associazione magistrati, hanno messo le mani sulle leggi che critica.
Davigo, l’esasperazione del giustizialismo
Piercamillo Davigo non dice a caso queste cose. Perché è sempre il teorico del giustizialismo più esasperato. Per lui, l’innocente è il colpevole che la fa franca, la prescrizione magari andrebbe proprio abolita, altro che solo dopo il primo grado di giudizio.
Ora, l’ispiratore di Bonafede si fa beffe delle leggi con questa specie di parodia che lo vede protagonista nel video. E c’è da riflettere che cosa potrebbero invece raccontare i mille detenuti innocenti che ogni anno vengono sbattuti in galera per essere poi riabilitati dai magistrati. Oppure, su che cosa vuol dire essere semplicemente costretti a processi che durano anni e anni senza che nessuno si ponga mai la domanda su quanto sia giusto.
Non parla un cittadino qualunque
La giustizia italiana una barzelletta? Certo, forse lo può dire una persona qualunque che passa la sua vita a dover rispondere di che cosa non ha fatto. O a chi assiste alle scarcerazioni di delinquenti perché la motivazione di una sentenza arriva in ritardo o per decorrenza dei termini di custodia cautelare. No, da un magistrato – e di quella levatura – ci aspettiamo ben altro. Stavolta è Davigo ad aver sbagliato. Ce lo consenta, dottore, proprio per il suo valore…