Di Maio candida l’amico del liceo a Napoli. Grillini furibondi. Ecco chi sono i “Pomigliano boys”
21 Gen 2020 12:05 - di Redazione
Amico del liceo alle suppletive di Napoli. Un cataclisma su Di Maio. Ma soprattutto “una sorta di candidato-fantasma colui che correrà per il Movimento 5 Stelle alle elezioni suppletive per il Senato. “È Luigi Napolitano, amico di lunga data di Luigi Di Maio, che ha vinto le contestatissime parlamentarie sulla piattaforma Rousseau”. Un amico storico. E’ Il Mattino di Napoli a dare notizia dell’ennesimo “suicidio” del M5S che il Capo politico si trascina dietro. E’ bufera su Napolitano, che dopo avere vinto contestatissime parlamentare, si è per così dire, dato alla macchia. L’ultimo suo post su Facebook è quello in cui annunciava la sua corsa per il seggio che fu di Franco Ortolani. Poi si perdono le traccce.
L’amico del liceo si è chiuso nel silenzio
L’ingegnere partenopeo era stato travolto dalle polemiche. Le parlamentarie hanno riservato forti strascichi di contestazioni, che Napolitano non ha chiarito. L’ingegnere campano ha vinto sì il round sulla piattaforma Rousseau, ma in una votazione che ha avuto più di un problema procedurale. Prima erano stati annunciati cinque candidati. E tra questi non c’era Napolitano. Quindi la sera prima del voto ne sono stati aggiunti altri sei: tra i quali persino un trentottenne che per legge non avrebbe neppure potuto candidarsi per il Senato. E poi, tra le altre accuse, è che ormai sulla piattaforma Rousseau è semplice organizzarsi per farsi votare riuscendo a far iscrivere persone vicine.
“Anziché chiarire, l’attuale candidato fantasma di Di Maio si è trincerato nel silenzio. Pare che non risponde a telefonate e messaggi , leggiamo sul Mattino. Se Napolitano tace, la base grillina urla tutto il suo dissenso. Quello che ha fatto infuriare la base è che Napolitano avrebbe partecipato a pochissime manifestazioni del Movimento. Lo si ricorda soltanto a partire dallo scorso anno quando pure aveva proposto la sua candidatura per le Europee. Riuscendo a farsi candidare solo dopo l’esclusione del casertano Aniello Nazaria. Per tutto questo sui social la base grillina bolla Napolitano come uno dei «Pomigliano Boys»: vale a dire la ristretta cerchia di amicizie di Di Maio. E non ci si ferma al caso Napolitano.
Il cerchio magico di Di Maio
Gridano vendetta le assunzioni ministeriali già finite nel mirino. Il Mattino snocciola diversi nomi che stanno facendo arrabbiare la base grillina. Nel “cerchio magico” di Di Maio troviamo De Falco, oggi consigliere comunale a Pomigliano, ma capo segreteria di Di Maio a Palazzo Chigi all’epoca del governo gialloverde. De Falco è stato riciclato sempre a Chigi come consulente del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Riccardo Fraccaro. Da Pomigliano arriva anche Assia Montanino, chiamata per la segreteria particolare di Di Maio quando era allo Sviluppo economico. Che non era riuscita a farsi eleggere con il Movimento 5 Stelle nella città alle pendici del Vesuvio.
Le “assunzioni” di Di Maio
Dal Vesuviano, al Mise. Ecco “un altro amico del titolare della Farnesina, Enrico Esposito, originario di Acerra, ex compagno di università di Di Maio. Da lui chiamato a Roma come capo del legislativo, equiparato ad un dirigente con 150mila euro di stipendio. Ma anche al ministero del Lavoro ci sono persone vicinissime a Di Maio. Qui il nome è quello di Luigi Falco, napoletano, ex staff del capo M5s quando era vicepresidente della Camera. poi portato al Lavoro come capo ufficio stampa. Anche con l’arrivo di Nunzia Catalfo al ministero, il sodale di Di Maio è rimasto al suo posto”.
Monta la rabbia non solo tra gli attivisti napoletani. La vicenda delle parlamentarie e la mancata alleanza con il centrosinistra ha lasciato strascichi anche tra i parlamentari. Che Di Maio abbia candidato l’amico del liceo è cosa che dificilmente sarà mandata giù.
Che volete sono terroni nel senso peggiore del termine: come arrivano in un posto cercano subito di avvicinare amici e parenti nello stesso posto che successivamente cercheranno di dominare in moso mafioso.