Di Maio si vergogna di Renzi ma ci governa. Tanto c’è la Bellanova

6 Gen 2020 6:00 - di Francesco Storace

Ah già, Zingaretti, quello che ogni tanto ripete la storiella dell’odio altrui. Nicola, hai provato a guardarvi in casa vostra, dove siete già allo scannatoio?

Proprio così, il segretario del Pd e il capo dei Cinquestelle – i due leader che ora hanno molti meno parlamentari rispetto all’inizio della legislatura, tra scissioni, fughe ed espulsioni – si vedono da soli. Lo dicono a tutti. E preparano la mazzata contro il terzo che deve morire. La legge elettorale col nodo scorsoio. Proporzionale e sbarramento al 5 per cento. O forse è solo uno spauracchio perché tanto Renzi si fa un poletto di centro e sopravvive pure alla paura.

Il governo Conte Bellanova

Ma il tema non è la fine di questo scontro immondo, impresentabile, disgustoso. Non si possono incontrare sennò si menano. E l’Italia la governano per interposta persona. Basta parlare con Rosato e Bellanova e Renzi si accontenta. E pure i Cinquestelle. È il governo Conte Bellanova.

Sarà la Bellanova a spiegarci – presidente Mattarella – come si esce dall’isolamento con quell’America che quando fa fuori un nemico avvisa tutti gli altri europei tranne l’Italia? Chi decide che facciamo in Libia dove Erdogan si infila a scatenare ulteriore instabilità dalla parte di Serray? Dov’è la maggioranza del Paese più a rischio se i suoi leader nemmeno possono stare seduti allo stesso tavolo perché i Cinquestelle non vogliono un ex presidente del consiglio – alleato – a discutere con loro?

Renzi sta col Centrodestra contro la prescrizione di Bonafede. Sta col Pd sul processo a Salvini – fateci caso, tutti sulla stessa posizione del caso Diciotti tranne i grillini, vigliacchi di natura – e contro i Cinquestelle sulle concessioni autostradali.
Di nuovo, presidente Mattarella, ha presente che cosa potrà uscire dalla bocca di Renzi in Senato quando chiederà a Conte perché salvò il leghista per la Diciotti e ora lo scarica per la Gregoretti?

Di Maio, un ministro degli Esteri che non sa che dire sulla crisi con l’Iraq, un capo politico sempre più abbandonato dai suoi. Cambi mestiere”. Lo dice un indipendente di Italia Viva, il deputato Giacomo Portas.

In Puglia “primarie farsa per le regionali: non partecipiamo”. Parole di un ministro, la Bellanova, quella “bravissima”.

Signor Presidente, quanto dovrà durare questa tortura?

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Fernando 7 Gennaio 2020

    Sono figure di varieta’ Conte dovrebbe dimettersi per salavars L’ italia