Il sud torna a credere nel centrodestra con la Calabria. L’Emilia potrebbe non bastare al governo Conte
Conte sì, Conte no. Poniamo il caso che finisca effettivamente così, col trionfo di Jole Santelli in Calabria e con la vittoria di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna. Verrebbe da dire, dopo tutte le regioni conquistate dal centrodestra dal 2018 in poi, “arrendetevi siete circondati”.
Perché non può sfuggire a nessuno da che parte sta il popolo italiano nel suo complesso. E che nella stessa Emilia Romagna si sono salvati, a sinistra, tremando fino alla fine, dopo aver temuto una sconfitta clamorosa.
Aggiungiamo a questo il crollo dei candidati espressione del Movimento Cinquestelle ed ecco che il governo dovrà davvero interrogarsi sul consenso che la sua maggioranza riscuote nel paese. Pd e M5s sono comunque minoranza in Italia.
Il centrodestra dovrà prepararsi ad una battaglia di lunga durata, magari con un po’ di dialogo interno in più. Conte e soci faranno di tutto per resistere nelle posizioni di potere detenute alla faccia degli orientamenti politici del popolo italiano.
Poi, può accadere di tutto nelle urne e quindi è ancora presto per fare previsioni politiche di senso compiuto. La cura Conte, comunque, non è servita a indebolire il centrodestra. Anche perché in Emilia Romagna i capi coalizione si sono ben guardati dal ripetere la sfortunata fotografia di Narni e la loro presenza avrebbe solo fatto perdere voti a Bonaccini. Semmai tira un sospiro di sollievo il Pd di Zingaretti.
Per ora, resta comunque indiscutibile la fortissima affermazione di Jole Santelli in Calabria, che si appresta a trionfare nella competizione elettorale. La Santelli eredita una regione governata malissimo dalla sinistra ed è stata capace di entrare nel cuore dei calabresi, che le hanno dato una grandissima fiducia. Rifiutando il messaggio demagogico che proveniva dai suoi avversari.
Al sud si ricomincia a credere nel centrodestra e questa è davvero una bella notizia.
…..sul Appennino tosco emiliano la guerra non è mai finita. Le azioni per fomentare l’odio tra fazioni è prerogativa dei comunisti. Ci sono riusciti anche stavolta. Per poco. La spallata c’è stata, e potente. Lo sanno pure loro. Non terranno per sempre. La caduta sarà rovinosa.
Eccoci qua. ! Con la prevedibile sconfitta in Emilia terra Rossa per convenienza ma non per fede, anche perche’ i capi storici della sinistra avrebbero fatto a pezzi una certa parte della popolazione.
In Calabria hanno ragionato un po piu’ sulla decisione di dare fiducia alla destra.
O R A !!!! ???? Cara On. Meloni e Salvini e’ ora di mettere in atto tutte le promesse fatte, non dimenticate che l’Emilia Romagna hanno si vinto , ma stanno al balcone per vedere come vi comporterete verso le regioni vinte. Si fa per dire “Vinte” diciamo che il popolo, quello stufo e calpestato dai soprusi della sinistra, ha fatto una scelta, io la chiamerei una scelta tentativa, ecco perche’ suggerisco a PdL e Lega di non dormire sugli allori. On. Meloni, ora che le campagne elettorali sono finite, si faccia sentire quotidianamente in Parlamento e cerchi di ammutolire quei soliti criticoni, faccia spallucce a chi sorride sogghignando e principalmente non si perda d’animo, una battaglia campale persa non vuol dire la guerra. Noi,come diceva quel vecchio alla radio, “Amici vicini e lontani….. ” Noi siamo qui’ e le saremo vicini anche se lontani (credo che molti noi siamo veramente lontani cioe’ in altri Paesi, mapossiamo appoggiarla egualmente. Tenga a bada Salvini e tratti con i guanti a Berlusconi.
Auguri
P.F.