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Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in aula alla Camera durante le comunicazioni sull’amministrazione della giustizia, Roma, 28 gennaio 2020. ANSA/ANGELO CARCONI
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in aula alla Camera durante le comunicazioni sull’amministrazione della giustizia, Roma, 28 gennaio 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

La maggioranza scappa sulla prescrizione. I deputati hanno paura della vendetta togata

Politica - di Francesco Storace - 28 Gennaio 2020 - AGGIORNATO 29 Gennaio 2020 alle 13:01

Ponzio Pilato rimanda la prescrizione nelle nebbie della commissione giustizia. Lo ha deciso l’aula della Camera, a maggioranza pusillanim, con 72 voti di differenza rispetto a chi voleva discutere.

I deputati che non hanno avuto il coraggio di votare per la proposta di Enrico Costa sulla cancellazione dell’entrata in vigore della riforma Bonafede, hanno preferito scappare. Meglio ributtare la palla altrove anziché tirar fuori gli attributi. E’ una maggioranza sotto ricatto di una lobby giustizialista che arma i grillini che a loro volta ormai rappresentano una sparuta minoranza nel Paese. Ma siccome hanno i numeri parlamentari, minacciano Zingaretti di fargli pagare ogni voto perso.

Siamo al rifiuto della responsabilità

Sembra incredibile ma è così. Si viola una prassi e anche le regole della Camera. L’opposizione ha diritto a veder calendarizzate le proprie proposte e la maggioranza può approvarle o bocciarle. Rinviarle in commissione è una schifezza, è il rifiuto della responsabilità. E che ci stanno a fare in Parlamento se non hanno il coraggio di decidere?

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28 Gennaio 2020 - AGGIORNATO 29 Gennaio 2020 alle 13:01