La Meloni chiede un voto libera-Italia: “Pd e M5S stanno insieme per paura”

24 Gen 2020 10:23 - di Lucio Meo

Giorgia Meloni non ha dubbi: “Se la sinistra perde in Emilia Romagna e in Calabria se gli elettori li manderanno a casa, noi chiederemo le elezioni anticipate”. Per la leader di FdI, “la distanza tra il governo e i cittadini è così siderale da non essere più tollerabile”. “L’unico collante che tiene insieme Pd e M5s è la paura”. Lo ha detto la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, ospite a “Mattino 5” su Canale 5.

“Se noi dovessimo vincere domenica” alle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria, “io penso che la sfida è fare una moral suasion verso il presidente della Repubblica. Lui ha la possibilità di sciogliere le Camere  anticipatamente e convocare nuove elezioni. Nel momento in cui dovesse ravvisare che c’è troppa distanza tra i cittadini e il governo in carica”.

La Meloni e il citofono di Salvini

La Meloni parla anche della citofonata del leader della Lega al presunto spacciatore. “Quella di Salvini è stata una provocazione. Salvini in campagna elettorale è un maestro perché con questo gesto è riuscito a polarizzare l’attenzione sulla campagna elettorale della Lega in Emilia Romagna. Penso che Salvini abbia
voluto accendere i riflettori sul problema della droga. Lo spaccio in Italia è fuori controllo e non è più sanzionato”.

Il fisco e la sinistra ipocrita

“Siamo di fronte a uno Stato forte con i deboli e debole con i forti: i piccoli vengono massacrati, i grandi no. In Italia la vera lotta all’evasione fiscale non viene fatta. Lo Stato non guarda la grande multinazionale che sposta la sede legale in un paradiso fiscale per pagare meno tasse. Non si guarda alle frodi carosello, nè alle migliaia di frodi commesse dagli extracomunitari – primi fra tutti i cinesi – che aprono e chiudono centinaia di imprese senza pagare un euro allo stato”. Secondo la Meloni, “non pagano le tasse, e lo sanno tutti, perché spariscono, il fisco non li riesce a trovare e per cui se la prende con gli italiani”.

“Noi di Fdi avevamo fatto una proposta in parlamento, ovvero un cittadino straniero che vuole aprire un’azienda in Italia deve versare unacauzione di 30.000 euro che poi verrà scalata dalle tasse. Ma il Pd e
i 5stelle che si presentano come i paladini della lotta all’evasione fiscale l’anno bocciata”, ha concluso Meloni.


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