La Segre zittisce l’Anpi: «Le corone non si tolgono ai caduti fascisti: i morti sono tutti uguali»
L’Anpi, l’associazione partigiani, non ha rispetto neanche dei morti. L’associazione nostalgica infatti aveva chiesto al sindaco di Rapallo di non mettere corone d’alloro per i Caduti della Repubblica Sociale italiana. Ma la senatrice a vita Liliana Segre, cittadina di Rapallo, ha liquidato la sciocchezza. “I morti sono tutti uguali. Non togliamo le corone a nessuno“. La Segre infatti ha risposto così ha un giornalista che le chiedeva un commento sull’inqualificabile richiesta dell’Anpi. Lo hanno riportato i quotidiani Libero e il Giornale. Il fatto risale al 2 gennaio, quando Liliana Segre si era recata a Rapallo per incontrare sindaco della cittadina ligure Carlo Bagnasco e il deputato Roberto Bagnasco, entrambi di Forza Italia.
“Quello con Rapallo è un legame molto antico. Rapallo fa parte della mia vita”, ha detto la senatrice. A Rapallo infatti vive il figlio Alberto Belli Paci, che vive con la sua famiglia nella casa che il nonno della senatrice – come scrive Levante News – aveva acquistato nel 1937. A fine dicembre il Comune rapallese ha conferito alla Segre, all’unanimità, la cittadinanza onoraria. Come ha scritto il sindaco, “è un grande onore la visita della senatrice Liliana Segre a Rapallo. Un incontro semplice ed informale che ricorderò per sempre. Durante la visita abbiamo parlato di tanti argomenti che riguardano la storia del nostro paese e del mondo intero”. Il sindaco Bagnasco ha ricordato che la Segre “ha speso la sua vita nella lotta contro ogni forma di odio. Promuovendo ultimamente, anche la creazione in Senato di una commissione permanente che si occupi di in maniera costane di questo, di cui, tra l’altro sarà la presidente”.
L’Anpi mossa dall’odio non vuole fiori per la Rsi
E a proposito di forme di odio, sembra proprio questo che muove tutte le iniziative inconsulte dell’Anpi. Lo scorso 29 dicembre, su Facebook, ricorda ancora Il Giornale, la sezione Anpi di Santa Margherita Ligure – Portofino aveva espresso la sua soddisfazione per la cittadinanza onoraria concessa dal Comune di Rapallo alla Segre. La aveva definita “una decisione che si pone in controtendenza alla campagna d’odio di cui la signora Segre è stata ancora una volta vittima”. I partigiani hannoanche lamentato “lo squallido gesto della giunta rapallese di omaggiare, ogni 4 novembre, coloro che ne furono i carnefici”. Ci si riferisce alla corona di fiori ai caduti della Rsi nel cimitero locale. Ma i fiori continueranno a omaggiare i caduti della Rsi. Perché la Segre non ha appoggiato i partigiani del 2020 nella loro irrispettosa e disumana richiesta.
L’Italia è l’unico paese al mondo dove per qualcuno la seconda guerra mondiale non ha mai avuto fine.