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L’ ospedale San Giovanni Bosco a Napoli dove, come riporta la pagina Facebook ‘Nessuno tocchi Ippocrate’, e’  avvenuta  un’aggressione ai danni di una dottoressa del 118 insultata e strattonata da un paziente psichiatrico. L’episodio  e’ il terzo in 48 ore che ha interessato a Napoli personale medico e di pronto soccorso, 3 gennaio 2020
ANSA/ CIRO FUSCO
L’ ospedale San Giovanni Bosco a Napoli dove, come riporta la pagina Facebook ‘Nessuno tocchi Ippocrate’, e’ avvenuta un’aggressione ai danni di una dottoressa del 118 insultata e strattonata da un paziente psichiatrico. L’episodio e’ il terzo in 48 ore che ha interessato a Napoli personale medico e di pronto soccorso, 3 gennaio 2020 ANSA/ CIRO FUSCO

Lettera al Direttore. “Fermare il fenomeno delle aggressioni dei medici”

Società - di Luciano Cifaldi - 15 Gennaio 2020 alle 16:20

Riceviamo dal segretario generale Cisl Medici Lazio.

Gentile Direttore,

lo Stato deve dare una risposta molto ferma al fenomeno delle aggressioni ai medici. La categoria medica rappresenta per il sistema Italia un patrimonio professionale che lo Stato dovrebbe tutelare, piuttosto che lasciarla sola a se stessa. Mi chiedo se l’assenza di un dispositivo di legge ad hoc e dunque il silenzio della politica possano contribuire in qualche modo a favorire l’impulso psicologico alla realizzazione del  “reato aggressivo”.

Solo nel pomeriggio di lunedi 13 gennaio l’ennesimo grave episodio di violenza accaduto al Pronto Soccorso di Palestrina, nella Asl Roma 5, dove un medico ha riportato una prognosi di 20 giorni per la frattura di due costole.
Il mio sindacato chiede alla Regione Lazio di inserire tra gli obiettivi vincolanti per la valutazione dei Direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere il rispetto delle norme per la tutela e la sicurezza dei medici, degli infermieri e degli altri operatori sanitari.

Continuiamo a chiedere all’assessore alla sanità della Regione Lazio di dare disposizioni per la denuncia automatica da parte dei Direttori generali contro gli aggressori ovvero di rendere pubblici eventuali motivi ostativi.
Servono azioni concrete, rapide, incisive, dure, per stroncare questi continui atti di criminalità. Il disinteresse di tanti sulla questione delle aggressioni al personale sanitario rischia di essere, da un punto di vista morale, l’equivalente del concorso nella commissione di un reato.

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di Luciano Cifaldi - 15 Gennaio 2020