Libia, Conte chiacchiera al telefono con la Merkel. E a Tripoli lo deridono
Libia, Conte chiacchiera al telefono con la Merkel. Tanto per far vedere che il suo governo fa qualcosa. “Si è svolta oggi una lunga conversazione telefonica tra il Presidente del Consiglio e la Cancelliera della Repubblica Federale tedesca Merkel. Nel corso della quale sono stati esaminati in modo approfondito i dossier relativi alla Libia e all’Iran/Iraq. Su entrambi gli scenari è stata confermata l’esigenza di uno stretto raccordo europeo e di un costante coordinamento sia a livello di Ministri, sia di Capi di Stato e di Governo”. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Conte si fa bello con il nulla. Ma in Libia non si fanno illusioni. Sanno bene che non c’è da attendersi nulla dall’Ue. Soprattutto se l’iniziativa la prende il governo giallorosso. Proprio mentre il premier diffondeva questa nota auto-incensatoria, da Tripoli arrivava la doccia fredda. L’Italia “ha perso ogni credibilità, questo governo non ha alcuna strategia sulla Libia e la missione Ue che avrebbe dovuto tenersi domani a Tripli serviva solo agli interessi europei”. A parare è Ashraf Shah, ex consigliere dell’Alto consiglio di Stato libico. Che sintetizza così gli umori nella capitale libica, da cui ieri, con il pretesto del raid di sabato sera sul collegio militare Hadaba attribuito ad Haftar e delle condizioni di sicurezza, è arrivata la richiesta di rinviare la missione.
“Una missione – sottolinea Shah, parlando con l’Adnkronos – che veniva considerata come una pressione sul governo di Fayez Serraj per non procedere con l’accordo sulla Turchia. Nessuno dei Paesi coinvolti (oltre all’Italia, Francia, Germania e Regno Unito) ha condannato le vittime dei raid di questi giorni condotti da Haftar”. L’esponente politico libico conferma poi che fra i motivi che hanno indotto a chiedere il rinvio c’è il “risentimento” nei confronti della Francia. Che”continua a sostenere Haftar contro il governo legittimo mentre cerca di presentarsi come neutrale”.
“La missione sarebbe servita più agli europei per far vedere che avevano una posizione unita, ma questa è una fesseria, perché ognuno ha la propria posizione”, sostiene Shah. Che poi attacca l’Ue ed in particolare l’Italia. “Non è più credibile, ha perso tanto terreno, non ha una politica ed una strategia chiara, ha i suoi militari a Misurata e l’ambasciata a Tripoli, ma non sta lavorando ad una soluzione credibile. Cosa vuol dire che l’unica soluzione è politica se una parte non la riconosce e vuole conquistare Tripoli con le armi?”.
Non solo a Tripoli lo deridono, ma a Roma, Berlino, Parigi, Londra, Oslo, Madrid, ecc, ecc insomma in tutta Europa e ora la sua fama si sta estendendo oltre oceano.
Bel capolavoro di personaggio.
Quante volte abbiamo criticato il vecchio Andreotti dandogli di tutto meno che quello che veramente era, un diplomatico, un furbo diplomatico, una vecchia volpe, un tizio con tanto pelo sullo stomaco, ma….. che sapeva come scagionare l’Italia da qualsiasi balordo errore, in verita’ un ottimo cuoco, sapeva girare la frittata senza farla scivolare dalla padella. Ora il bibitaro giggetto cosa fara’????