CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Holocaust survivor and Italian Senator for Life, Liliana Segre, talks after the procession composed of hundreds of mayors on the occasion of the event entitled ‘Hate has no future’ in Milan, Italy, 10 December 2019. Liliana Segre is currently under guard due to repeated anti-Semitic threats. 
ANSA/FLAVIO LO SCALZO
Holocaust survivor and Italian Senator for Life, Liliana Segre, talks after the procession composed of hundreds of mayors on the occasion of the event entitled ‘Hate has no future’ in Milan, Italy, 10 December 2019. Liliana Segre is currently under guard due to repeated anti-Semitic threats. ANSA/FLAVIO LO SCALZO

Liliana Segre dice no a Salvini, non parteciperà al convegno della Lega sull’antisemitismo

Politica - di Redazione - 11 Gennaio 2020 - AGGIORNATO 12 Gennaio 2020 alle 13:49

Liliana Segre non parteciperà al convegno sulle nuove forme dell’antisemitismo organizzato a Roma dalla Lega il 16 gennaio. La senatrice a vita ha spiegato di aver “ricevuto l’invito, ma nel mese di gennaio sono impegnatissima”.

L’evento, a ridosso della Giornata della memoria del 27 gennaio, dev’essere nelle intenzioni della Lega un’occasione “capace di offrire anche nuove prospettive scientifiche sull’argomento”. Ma al tempo stesso voluto per togliere fiato a coloro che “strumentalizzano le posizioni della Lega” sull’antisemitismo, tema che per il partito di Salvini “è prioritario”. L’appuntamento è per giovedì mattina presso la sala Zuccari al Senato.

L’incontro con Liliana Segre a novembre

Un incontro tra la senatrice a vita Liliana Segre e Matteo Salvini si è svolto a Milano ai primi di novembre. Un faccia a faccia per chiarire le posizioni del leader leghista dopo il voto contrario del Carroccio alla commissione contro il razzismo e l’antisemitismo.

Salvini ha già in passato espresso le sue posizioni sul tema. Ha promesso che farà di tutto per stroncare ogni forma di antisemitismo e lo ha collegato all’estremismo islamico. “Il nascente antisemitismo fa rima con l’estremismo islamico a cui qualcuno non presta la necessaria attenzione, perché se in alcune citta’ europee non si puo’ piu’ andare in giro con i propri simboli religiosi è perché gli estremisti islamici non lo consentono”.

Tra gli invitati al convegno, secondo quanto riporta Il Giornale, “esperti internazionali, intellettuali di Israele e direttori delle principali testate giornalistiche italiane”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ci sono 2 commenti

  1. FRANCO ha detto:

    la ”’GRANDE SIGNORA”’ liliana segre fa la schizziosa verso MATTEO SALVINI, anche se Salvini è sempre il primo a difendere Israele, forse la signora segre ha rinnegato gli ebrei poer cui era stata seviziata????
    Comuque la SIGNORA farebbe bene a non fare la schizzinosa, dato che grava sulle spalle dell’economia del popolo sovrano Italiano, per UN MIGLIAIO DI EURO A L
    G I O R N O, oltre alla costosissima scorta accordatagli per delle calunnie via internet, ben diverse dalle pallottole e minacce reali che riceve costantemente MATTEO SALVINI, e pur lasciandoLE in abbonanza 5.000 euro al mese, si potrebbero dare dignitose mile euro al mese a 25 FAMIGLIE, se la SIGNORA, invece di fare la schizzinosa, FOSSE UNA VERA SIGNORA, oltre la inspiegabile costosisssima scorta, TANTO PAGA ”’PANTALONE””……..

  2. eu7yZnsfvR ha detto:

    Molto Onorevole Senatrice, tempo fa, occupandomi di Storia, mi confrontai con una mia collega che , casualmente, aveva come ospite uno studioso israeliano, temporaneamente in Italia. La conversazione finì su taluni ebrei che non vivono in Israele e di cui, l’erudito professore non mi parlò con grande entusiasmo. In sintesi, mi fece capire che la ghettizzazione per taluni , nonostante l’ammaestramento negativo della Storia, è una comoda soluzione per campare di Memoria, spesso affidandosi a vecchie volpi che con falsa bonomia ti usano esclusivamente in linea con la massima “Cicero pro domo sua” . Alla fine fu anche piuttosto duro, per cui senza alcuna esitazione, affermò che, fosse stato per lui, alcuni di costoro li avrebbe addirittura battezzati e poi espulsi definitivamente da Israele.
    Ho troppo rispetto per la Senatrice per aggiungere altro. Però la invito a riflettere, perché il tempo dei ghetti è giustamente e doverosamente finito, occorre comprenderlo e sostenerlo con il sano confronto, solo così potremo relegarli definitivamente nel crepuscolo della Storia.

di Redazione - 11 Gennaio 2020