L’Italia sospende la missione internazionale in Iraq. La coalizione anti-Isis paralizza la sua attività anti-terrorismo
L’Italia sospende la missione internazionale in Iraq. Un Iran in ebollizione suscita la cautela internazionale. O almeno europea. L’Italia ha sospeso “in linea con la coalizione” la missione di addestramento delle truppe irachene. È quanto apprende l’Adnkronos da fonti del ministero della Difesa. Si tratta, si specifica, di “una delle misure di sicurezza decise ieri”, dopo il raid a Baghdad nel quale è rimasto ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. La missione, “una volta stabilizzata la situazione, verrà ripresa quanto prima”, si spiega.
La sospensione della missione riguarda tutti
La sospensione della missione riguarda tutti i Paesi della coalizione anti Isis, secondo quanto annunciato da fonti militari tedesche. Le quali sottolineano che la decisione è stata presa dal comando della coalizione a guida Usa. Allo scopo di proteggere i soldati dispiegati in Iraq nell’ambito dell’operazione Inherent Resolve. La sospensione dell’addestramento alle truppe irachene, specifica la Difesa, non riguarda l’intera missione ma soltanto una delle attività della missione stessa.
Da parte sua il Foreign Office britannico ha aggiornato le disposizioni sui viaggi dei propri connazionali in Iran e Iraq a seguito dell’uccisione del generale Soleimani. In una nota si consiglia ai cittadini britannici di non recarsi in Iraq, mentre per quanto riguarda l’Iran si sconsigliano tutti i viaggi non necessari. “Invitiamo i britannici a rimanere vigili e a monitorare i media attentamente”, si legge. Vedremo se l’Italia si adeguerà.
Intanto la coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa ha negato di aver eseguito di recente raid aerei sul distretto di Taji, a nord di Baghdad. Alcuni media iracheni hanno diffuso la notizia di un nuovo attacco eseguito nelle scorse ore nella zona. L’attacco avrebbe provocato la morte di almeno sei esponenti delle Forze di mobilitazione popolare (Hashd al-Shaabi), coalizione di milizie sciite filo-iraniane. “La coalizione non ha condotto raid aerei vicino Camp Taji (a nord di Baghdad) negli ultimi giorni”, ha assicurato un portavoce su Twitter. Le Forze di mobilitazione popolare hanno confermato il raid, riferendo che le vittime sono medici vicini al gruppo e che nessun esponente delle milizie è rimasto ucciso.
Conte: preoccupazione per i militari dell’Italia
“Forte preoccupazione per l’escalation. Da Conte appello alla moderazione, al dialogo e al senso di responsabilità”. E’ quanto riferiscono fonti di palazzo Chigi in merito alla situazione in Iran. “In questa prospettiva l’Ue può giocare un ruolo fondamentale e offrire un contributo determinante. Conte si sta prodigando affinché l’Europa possa esercitare tutto il proprio peso diplomatico per evitare sviluppi imprevedibili. E vanificare così tutti gli sforzi per stabilizzare l’area. Massima attenzione per i nostri militari nella regione”.
Bombe contro l’Iran che -indirettamente -rafforzano la monarchia saudita ambigua, contrapposta a Teheran e Conte si rivolge all’Europa latitante; intanto bokoharam massacra ancora e avanza! Una politica balorda!