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Il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, al suo arrivo alla Camera per partecipare all’assemblea congiunta dei gruppi M5s con all’odg “l’analisi della situazione politica”, Roma, 12 agosto 2019. ANSA/CLAUDIO PERI – ANGELO CARCONI
Il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, al suo arrivo alla Camera per partecipare all’assemblea congiunta dei gruppi M5s con all’odg “l’analisi della situazione politica”, Roma, 12 agosto 2019. ANSA/CLAUDIO PERI – ANGELO CARCONI

M5S, Barbara Lezzi fa la voce grossa: «Mai con la sinistra. Se continua così meglio andare a casa»

Politica - di Sara Gentile - 30 Gennaio 2020 alle 16:52

La grillina Barbara Lezzi lancia un avvertimento al governo: «Se cediamo su ex Ilva, prescrizione e revoca ad Autostrade, allora meglio andare a casa». Fa la voce grossa mettendo in difficoltà M5S, che già arranca. «Sull’ex Ilva non accetto scudi penali. C’è già una legge, mancano solo i decreti attuativi». La grillina si oppone anche alla possibilità di creare un fronte progressista con il Partito democratico. Un’ipotesi su cui stanno ragionando i grillini che la Lezzi boccia sul nascere. «Le parole riformista e progressista non mi piacciono». La sua posizione non cambia neanche se si parla di centrosinistra: «Non mi interessa… noi siamo nati tanti anni fa fuori dagli schieramenti. E dobbiamo rimanerci».

Lezzi: «Ai 5S non serve un capo politico»

L’ex ministro per il Sud ha toccato la questione del fragile momento che sta attraversando il M5S. E anche in questo si mette di traverso spiegando che dopo gli Stati generali, non serve un nuovo capo politico: «Serve un organo collegiale. Non abbiamo bisogno di un singolo capo politico. Possiamo rappresentare tutti le idee del Movimento, come abbiamo sempre fatto». Quanto alle dimissioni di Di Maio si è mostrata alquanto diplomatica: «Non ho festeggiato a champagne. Di Maio ha fatto un atto responsabile, lasciando la sua carica. Si era esaurito un ciclo».

La batosta elettorale

La Lezzi infine ha analizzato anche i pessimi risultati del Movimento 5 Stelle in occasione delle elezioni Regionali in Calabria e in Emilia-Romagna. «Siamo andati male – ha detto – ma il Pd non può certo dire di essere andato benissimo. Ricordiamoci che aveva due regioni e una l’ha persa. E tra l’altro l’Emilia-Romagna per la prima volta è tornata contendibile. Non proprio un bel risultato. Quindi il Pd ora non può avanzare nessuna pretesa sul governo». Nonostante la batosta, in Puglia i grillini andranno nuovamente da soli: «Mai con Emiliano, uno che ha le liste piene di indagati e che ha candidati che hanno fatto campagna per le europee a favore della Lega. In Puglia possiamo vincere».

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C'è un commento:

  1. Laura.P. ha detto:

    mi sembra l’unica Grillina che abbia saputo analizzare bene le elezioni in Emilia Romagna,
    Dovrebbe discuterne meglio con i suoi…

di Sara Gentile - 30 Gennaio 2020