Mafia Capitale, esposto e ricusazione di Buzzi contro il presidente del Riesame: ha gravi pregiudizi
La Procura generale della Corte d’appello di Roma ha presentato ricorso contro la scarcerazione di Salvatore Buzzi, oggi ai domiciliari dopo la sentenza della Cassazione su Mafia Capitale.
Ma Buzzi ribatte sul colpo. E ricusa il presidente del Resame: ha gravi pregiudizi.
E’ l’ultimo capitolo della vicenda Mafia Capitale. Messo ai domiciliari lo scorso dicembre dopo 5 anni di carcere in seguito all’istanza presentata dai suoi legali alla luce della sentenza della Cassazione sul processo Mafia Capitale che ha fatto cadere l’accusa di mafia, Buzzi reagisce così al ricorso della Procura Generale. E ricusa il collegio del Riesame, presieduto da Bruno Azzolini. Che avrebbe dovuto valutare il ricorso. Ma che, in passato, si era già espresso nei confronti di Buzzi. Confermando di fatto l’impianto accusatorio.
«A seguito di verifica presso la cancelleria i miei difensori hanno potuto apprendere che il collegio che deciderà sugli appelli è il presidente Bruno Azzolini», ha scritto Buzzi nella dichiarazione di ricusazione.
Buzzi ricorda che Azzolini è «lo stesso magistrato che, in qualità di presidente ed estensore, si è espresso sulla mia vicenda cautelare diverse volte». Utilizzando, aggiunge Buzzi, «affermazioni e considerazioni che reputo gravemente lesive per la mia persona». E, «comunque, testimonianza del grave pregiudizio che il dottor Azzolini nutre nei miei confronti».
Buzzi ha anche presentato un esposto contro il presidente del Collegio del Riesame Bruno Azzolini.
La denuncia, presentata da Buzzi a Perugia, il cui Tribunale è titolare per le indagini sui colleghi romani, ipotizza il reato di falso ideologico.