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Leader of Italian party Fratelli d’Italia  Giorgia Meloni guest of the Raiuno Italian tv program Porta a Porta hosted by Italian journalist Bruno Vespa, Rome, Italy, 21 January 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Leader of Italian party Fratelli d’Italia  Giorgia Meloni guest of the Raiuno Italian tv program Porta a Porta hosted by Italian journalist Bruno Vespa, Rome, Italy, 21 January 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Meloni: Almirante merita un omaggio, la sinistra ha perdonato il passato fascista di Scalfari e Bocca

Politica - di Redazione - 22 Gennaio 2020 - AGGIORNATO 22 Gennaio 2020 alle 19:16

“Non credo assolutamente che una via dedicata a Verona a Giorgio Almirante sia in contrasto con la concessione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre”. Lo afferma all’Adnkronos la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, interpellata sulla polemica nata dalla decisione del Consiglio comunale di Verona di intitolare una strada all’ex segretario missino e le affermazioni di Liliana Segre che l’ha giudicata “incompatibile” con il conferimento a lei della cittadinanza onoraria.

Per la leader della destra erede del Msi è anzi bello che Verona pensi in contemporanea all’omaggio a due figure come Liliana Segre e Giorgio Almirante. Il merito di quest’ultimo, sottolinea Meloni, fu di avere portato nell’alveo democratico un partito che nasceva dai reduci dell’esperienza della Rsi. Un merito che la storia gli deve riconoscere. “Appare oggi davvero bizzarro sostenere che un personaggio che per cinquant’anni ha fatto parte delle Istituzioni della Nazione sia un reietto, meritevole dell’oblio”.

“L’approvazione delle leggi razziali – aggiunge – è una grave ferita nella storia del popolo italiano. Su questo non abbiamo alcun dubbio”. Anche il leader dell’Msi – ricorda Meloni – condannò “le leggi razziali” ed ebbe un ruolo importante nel traghettare la comunità politica che aveva il legame con l’esperienza fascista “nell’alveo del dibattito democratico”.

La leader di FdI ricorda infine che anche altri personaggi, poi santificati dalla sinistra, come Eugenio Scalfari e Giorgio Bocca, scrivevano con entusiasmo sui giornali fascisti ma la loro “colpa” fu perdonata perché poi divennero bandiere della sinistra. Tale indulgenza invece non si è dimostrata verso altre figure, rimaste coerenti con la loro storia.

 

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Ci sono 5 commenti

  1. Carlo ha detto:

    E’ tutto vero quello che ha detto la leader di FdI

  2. Andrea De Benedetti ha detto:

    Voglio solo ricordare che il primo Pressidente della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza era stato il Presidente del Tribunale della Razza. Se ricordo bene il suo nome era Azzariti

  3. eu7yZnsfvR ha detto:

    Non entro del dettaglio della polemica, ma per par condicio ai sottonotati lasciamo le titolazioni o le leviamo?
    DEL BOCA Angelo
    Il futuro storico antifascista Angelo Del Boca aderisce alla R.S.I. come ufficiale della Divisione “Monterosa” . Tra l’altro partecipa alla controffensiva in Garfagnana del dicembre 1944 e viene proposto per la “croce di ferro” del III Reich.

    FO Dario
    Il noto attore e premio Nobel, militò nella R.S.I. nel reparto Paracadutisti Azzurri, come si potè evincere dal Ruolino dell’ex Distretto Militare di Varese poi ex Distretto Militare di Como. Partecipò, con il commilitone, famoso attore E.M.Salerno, alla riconquista del caposaldo di Cannobbio, presidiato dai partigiani dell’Ossola, nell’ottobre 1944, inserito in un Raggruppamento Operativo che comprendeva anche Unità di Polizia del III Reich.

  4. Giuseppe Malaisi ha detto:

    condivido pienamente le affermazioni dell’on.le Meloni.

  5. Carlo ha detto:

    e non dimentichiamo Spadolini…L’elenco sarebbe molto lungo

di Redazione - 22 Gennaio 2020