Meloni: “La sinistra ha poco da festeggiare. Il governo esce ancora più debole da queste elezioni” (video)
Quel Sud ha parlato chiaramente nelle urne calabresi e ha detto che della ricetta assistenzialista del M5S non sa che farsene. FdI da subito si è fatto portavoce di questo Sud, parlando di “infrastrutture di cittadinanza, impresa, rientro dei giovani”. E la risposta dei cittadini è stata chiara.
Guardando alle prossime sfide
Dunque, a leggerle in profondità, queste elezioni, pur con due risultati diversi, hanno detto che gli italiani vogliono altre risposte, altri segnali, altre formule rispetto a quelle proposte da un M5S che ha tradito tutte le aspettative e da un Pd asfittico che ha avuto bisogno della fiammata delle sardine per “restituire un po’ di senso di appartenenza al proprio elettorato”, come ha notato la stessa Meloni, rimarcando anche che grazie alle sardine la sinistra ha potuto violare tutte le norme della par condicio. Lo sguardo, dunque, è già tutto rivolto alle prossime sfide: al lavoro che i consiglieri eletti di FdI in entrambe le regioni faranno per non deludere quelle istanze uscite dalle urne; alle prossime regionali, che interesseranno sei regioni; all’opposizione ai giallorossi che occupano Palazzo Chigi. Con un appuntamento già fissato: FdI già da questo fine settimana sarà di nuovo in piazza a raccogliere le firme per le proposte di legge costituzionali.
Meloni: “FdI unico partito che cresce ovunque. Lavoriamo per la coalizione”
Un lavoro che FdI vede in ottica di coalizione e nel quale esce ancora di più rafforzato come “unico partito che cresce ovunque”. In Emilia Romagna si è attestato (dati non ancora definitivi) oltre l’8,5% e in Calabria oltre l’11%. “Il risultato di FdI – ha commentato Meloni – ha la particolarità di essere molto omogeneo. Si attesta da Nord a Sud intorno al 10-11%, la sua media di consenso è nazionale”. Lega e FI hanno, invece, oscillazioni molto più ampie da un territorio all’altro. Significa che FdI può recriminare qualcosa rispetto agli alleati? “Questo non è il mio stile. Noi – ha risposto Meloni a chi lo chiedeva – crediamo che l’obiettivo sia la crescita della coalizione, andando a prendere voti fuori dal nostro perimetro”. “La politica è più complessa dell’aritmetica”, ha chiarito la Meloni, per la quale per il successo di FdI, più che ai voti mancati a Forza Italia, bisogna guardare a quelli mancati al M5S.
Almeno i giornali non filogovernativi avrebbero dovuti titolare : il PD perde anche la Calabria invece di commentarne la conferma in Emilia Romagna
Non vedo molti “scienziati” in questi tabloid.
Non saprei se davvero il governo ne esca indebolito, ma una cosa è certa: hanno ben poco da festeggiare . Hanno perso infatti un’altra Regione, la Calabria, e rispetto alle regionali del 2014 hanno lasciato sul campo un 10% di consensi. Se questo li rallegra, davvero si accontentano di poco. Poi va precisato che il risultato in Emilia va certamente rapportato alle precedenti regionali, proprio per la miriade di interessi che gira intorno alla gestione pubblica in quella realtà locale. Un voto fortemente condizionato dagli interessi personali e dal voto disgiunto. Se a ciò si aggiunge che in Emilia Romagna non ha vinto nemmeno il PD che, fino a prova contraria, era assente col proprio simbolo, davvero faccio una gran fatica a giustificare questa strana euforia. Ma forse è solo vernice di facciata.