Nel governo tutti pazzi per le Ong: la Lamorgese fa accomodare a Pozzallo anche la Ocean Viking
Prego si accomodi anche la Ocean Viking. Per l’occasione si apra il porto di Pozzallo. «In seguito alla richiesta avanzata, è stato assegnato alla nave dell’Ong francese Sos Mediterranée – con 39 migranti a bordo, di cui 19 minori – il Viminale annuncia di aver messo a disposizione Pozzallo come porto di sbarco». Le Ong Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee avevano reso noto via Twitter che la nave «stava cercando riparo. Dal maltempo a sud-est della costa siciliana. Dai venti forti sul Mediterraneo Centrale».
In arrivo a Pozzallo i migranti della Ocean Viking
Il Viminale apre il porto del ragusano alla Ong francese
Tutto è pronto. La nave della Ong francese approderà nelle prossime ore nello scalo del ragusano, forte del via libera del ministro Lamorgese arrivato ieri in tarda serata. Come dell’annuncio-conferma del Viminale appena diramato. La macchina dell’accoglienza, ormai oliata da anni e anni di flussi ininterrotti, di arrivi e sbarchi, è pronta a far ripartire i suoi ingranaggi per controlli sanitari. Di sicurezza. Ospitalità. Sui migranti in arrivo, dunque, sappiamo che fanno parte di un gruppo recuperato nel corso dell’ultima missione effettuata dalla Ocean Viking non lontano dalle coste libiche.
La ricollocazione dei migranti tra Francia, Germania e Lussemburgo
Come spiega tra gli altri in queste il sito de Il Giornale, dunque, «l’Ong, che opera con l’aiuto a bordo di Medici Senza Frontiere, ha captato un allarme rilanciato sui social da Alarm Phone intercettando poi il barcone in difficoltà in cui a bordo vi erano 39 persone. Fatte salire sulla Ocean Viking, la nave si è quindi diretta verso il nostro territorio, entrando in acque italiane». Una volta effettuato lo sbarco, dovrebbero dunque partire le procedure di suddivisione e redistribuzione dei migranti.
Ma a Malta in realtà non si è mai arrivati a un vero accordo…
Una ripartizione predisposta in nome del principio di solidarietà (e condivisione) in vigore tra i vari partner europei. In realtà, come sottolinea infatti sempre il quotidiano diretto da Sallusti, «accordi del genere sono entrari in vigore anche in passato e nei periodi antecedenti l’attuale gestione del Viminale. Peraltro, come ricordato più volte, a Malta in realtà non si è mai giunti ad un vero e proprio accordo».