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L’uscita dei feretri al termine dei funerali, presso la parrocchia del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore, di Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, le due ragazze investite in via di Corso Francia da Pietro Genovese alla guida del suo suv. Roma, 27 dicembre 2019. ANSA/CLAUDIO PERI
L’uscita dei feretri al termine dei funerali, presso la parrocchia del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore, di Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, le due ragazze investite in via di Corso Francia da Pietro Genovese alla guida del suo suv. Roma, 27 dicembre 2019. ANSA/CLAUDIO PERI

Pietro Genovese in lacrime dal gip: sono devastato, sono partito con il verde

Cronaca - di Redazione - 2 Gennaio 2020 - AGGIORNATO 2 Gennaio 2020 alle 18:55

Pietro Genovese interrogato per circa un’ora sulla tragica notte in cui hanno perso la vita a Roma Gaia e Camilla. Il 20enne è agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale plurimo per avere investito nella notte tra il 21 e 22 dicembre scorso le due studentesse sedicenni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli su Corso Francia. Genovese, accompagnato dai suoi difensori gli avvocati Gianluca Tognozzi e Franco Coppi, ha risposto alle domande del gip Bernadette Nicotra.

“Sono sconvolto e devastato per quello che e’ successo”. Ha detto Pietro Genovese, secondo quanto riferiscono i suoi difensori, nel corso dell’interrogatorio. Il ragazzo ha ricostruito la serata tra le lacrime. Prima la festa a casa di amici per il ritorno di un amico dall’Erasmus e poi il rientro percorrendo Corso Francia dove Genovese ha detto di essere ripartito con il semaforo verde.

“Questa è una tragedia per tutte e tre le famiglie coinvolte. Genovese non e’ il killer che e’ stato descritto e merita rispetto e comprensione come le famiglie di queste due ragazze”. Così hanno parlato gli avvocati Franco Coppi e Gianluca Tognozzi. ”Il nostro assistito ha risposto alle domande del giudice – hanno spiegato – ma sul contenuto dell’atto istruttorio manteniamo il più stretto riserbo. Al momento non abbiamo presentato nessuna istanza di attenuazione della misura cautelare, rifletteremo su un eventuale ricorso al Riesame”.

Paolo Genovese, il regista padre di Pietro, ha scritto nei giorni scorsi una lettera alle famiglie delle due ragazze investite e uccise. Il regista voleva con la sua lettera spiegare che il lutto riguarda anche la sua famiglia, stravolta dall’angoscia. Paolo Genovese tramite i legali aveva anche cercato un contatto con le famiglie di Gaia e Camilla ma l’incontro per il momento non ci sarà. Il contenuto della lettera è riservato e non è stato reso pubblico.

 

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Ci sono 2 commenti

  1. federico ha detto:

    Il ragazzotto sembra confondere la strada con un videogioco. O aveva i paraocchi laterali? Se la macchina di fianco a te frena, un motivo ci sarà, frena anche tu! Dove c’è scritto che se parti col verde hai diritto di passare sopra a chiunque ti si para davanti?

  2. Gianni53 ha detto:

    È una vicenda con dramma infinito bilaterale. Sono convinto che le povere vittime, qualche tragico errore l’abbiamo commesso. Come sono convinto che il giovane Pietro sia anch’egli vittima; sobrio o no, sfido chiunque ad evitare dei pedoni che attraversano di notte , improvvisamente, un corso a quattro corsie. Era una tragedia che poteva capitare a tutti. Credo che la causa dell’immane lutto, sia da attribuire ad un comportamento imprudente delle compiante ragazze. Non accaniamoci troppo su Pietro Genovese, la cui colpa principale è di essere un giovane privilegiato, e come tale, inviso a prescindere.

di Redazione - 2 Gennaio 2020