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Predappio, l’appello di Angela Ferrini per salvare il Santa Rosa e l’asilo “del Duce”

Politica - di Annamaria Gravino - 14 Gennaio 2020 - AGGIORNATO 14 Gennaio 2020 alle 18:57

Un appello per non lasciare morire il Santa Rosa, il complesso architettonico che appartiene alla storia di Predappio e all’animo dei suoi cittadini. A lanciarlo è Angela Ferrini, ex consigliere comunale di centrodestra e sorella del compianto Benizzi. Oggi, da cittadina, Ferrini mette su questa battaglia tutta la verve che, nei lunghi anni del suo impegno per la città, le è valsa il nome di “leonessa di Predappio”.

Il Santa Rosa di Predappio

Il Santa Rosa, che deve il suo nome alla madre del Duce, Rosa Maltoni, è un plesso costituito da chiesa, oratorio e asilo per bambini. Oggi versa in condizioni di grave degrado, con alberi senza potatura, decorazioni pittoriche in balia delle muffe, cancelli e parti murarie in decadimento. Eppure mantiene un ruolo sociale e culturale di primo piano per il territorio. Non a caso è inserito sullo stesso sito del Comune fra le attrazioni turistiche da visitare in città. Soprattutto, però, come sottolinea Ferrini, è un luogo dell’anima per i cittadini di Predappio, molti dei quali hanno trascorso la loro infanzia nelle sue aule e nei suoi giardini. Vederlo deperire per mancanza di fondi è, dunque, una ferita al territorio sotto molti punti di vista.

Un’alleanza civica per salvare il complesso

Non è una condizione nuova, quella in cui si trova ora il Santa Rosa. Nè è nuovo l’impegno di Ferrini per tutelarlo. Ogni qualvolta è stato necessario, infatti, dentro e fuori dalle istituzioni, “la leonessa” si è fatta promotrice di campagne e interventi fattivi per la manutenzione del Santa Rosa, oltre che di altri luoghi storici della città. Ora è di nuovo una di quelle volte. E Ferrini, anche attraverso i social, si è già attivata per trovare contributi, economici e di professionalità.

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di Annamaria Gravino - 14 Gennaio 2020