Rula Jebreal sarà a Sanremo. Ha fatto un po’ di lagna e la Rai l’ha subito accontentata
Rula Jebreal sarà al festival di Sanremo. La giornalista e scrittrice palestinese con doppia cittadinanza israeliana e italiana sarà una delle dieci donne che saliranno sul palco del Teatro Ariston durante Sanremo 2020.
Nella classica tradizione del cerchiobottismo Sanremo ospita la cantante sovranista Rita Pavone, contro la quale gli haters di sinistra sono già attivi, e la giornalista mainstream che detesta Salvini e i populisti. Solo che la cantante c’azzecca, mentre la giornalista no.
Tuttavia se si vuole dare una verniciatura femminista al festival Rula Jebreal, col suo politicamente corretto da gauche caviar fa proprio al caso degli organizzatori. La giornalista parlerà di violenza contro le donne, in modi e forme che per ora sono avvolti nel mistero. Ad Amadeus la cosa sta comunque sfuggendo di mano e rischia, ancora prima che il festival parta con la prima nota, di restare sommerso dalle polemiche politiche.
Rula Jebreal si era tra l’altro lagnata dell’esclusione, decisa in prima battuta dai vertici di viale Mazzini. Fare la vittima in questo paese paga sempre e nel suo caso è stata subito risarcita. La sua vicenda è arrivata nel pomeriggio sul tavolo del cda Rai, che ha dato il via libera.
In sua difesa si è speso anche Vittorio Feltri, benché considerato dalla sinistra l’emblema del maschilismo con tre narici. “A me del Festival di Sanremo non me ne frega nulla, non l’ho mai visto e continuerò a non vederlo, ma so che è un programma importante per la Rai – aveva detto feltri – Se si decide di invitare una persona, poi non si fa dietrofront, magari per delle polemiche giornalistiche inutili. Se la Jebreal voleva portare la moglie di Obama, era una semplice proposta che se non piaceva si poteva semplicemente bocciare. Non me la sento di criticare Rula, è brava e intelligente. probabilmente ha idee diverse dalle mie, ma questo non significa nulla”.
Non si sa ancora se Rula Jebreal porterà Michelle Obama a Sanremo. Di certo, date le polemiche, farà audience e scatenerà i pro e i contro. Sarebbe stato meglio dibattere di musica, ma questo al momento offre la Rai.
Spero che partecipi per beneficenza e non per il suo tornaconto economico. Io non pagherò più il canone.
Boicottare il festival, cambiare canale. rula è quanto di più velenoso la siinistra metta in campo. Si definisce palestinese ma è nata a Haifa e quindi è israeliana. Carica di odio. Cattivo elemento.
La solita bega italianista…..basta piangere e far polimecha e poi per “un Pugno di dollari” anche i somari/e sono accontentati