Sars, torna l’incubo in Asia. Primo morto in Cina ma è allarme anche a Hong Kong. Virus non identificato
Sars, torna l’incubo? Un uomo di 61 anni è il primo morto in Cina per una polmonite causata da un virus non ancora identificato nella città di Wuhan, nel centro del Paese, mentre altre sette risultano in condizioni critiche. Lo hanno riferito le autorità sanitarie di Wuhan sul loro sito Internet. In tutto sono 41 le persone affette dalla patologia e che risultano ricoverate. La causa, riferiscono i sanitari locali, è un nuovo tipo di coronavirus. La prima vittima dell’epidemia iniziata a dicembre era un cliente abituale del mercato del pesce. Era affetto precedentemente diagnosticati tumori addominali e malattie epatiche croniche, come ha detto l’autorità sanitaria.
Il primo allarme Sars una settimana fa
Il primo allarme Sars risale a una settimana fa. Nella metropoli di Wuhan, nella Cina centrale, una misteriosa malattia polmonare ha colpito almeno 44 persone, di cui 11 in condizioni critiche, mentre sono oltre 120 le persone sotto osservazione perché venute in contatto con gli infetti. Sulla vicenda stanno indagando le autorità sanitarie locali, mentre l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha reso noto di monitorare attentamente la situazione. Intanto gli aeroporti di Singapore e Hong Kong hanno introdotto dei controlli ad hoc per i viaggiatori provenienti da Wuhan. Secondo la stampa cinese, i sintomi ricordano la Sars (Sindrome respiratoria acuta grave), causata da un virus che uccise oltre 700 persone in Cina più di 15 anni fa.
Allarme anche nella vicina Hong Kong
L’allarme si è infatti diffuso anche ad Hong Kong dove sono 8 le persone ricoverate, tanto che gli ospedali della Città-Stato hanno alzato il loro livello di allerta a grave. Il sintomo più comune è la febbre, mentre un ristretto numero di casi ha anche insufficienza respiratoria e infezione polmonare. Gli esperti affermano che al momento non è stata rilevata alcuna chiara indicazione della trasmissione della malattia da uomo a uomo. La maggior parte dei casi – secondo quanto riporta la stampa locale – sono stati attribuiti ad un mercato alimentare nei sobborghi di Wuhan. Lì sono stati segnalati animali selvatici che trasportano virus pericolosi per l’uomo. Ma al momento le cause della malattia restano ancora dubbie.