Tpl in Toscana, Mazzetti (FI): «Siamo certi della trasparenza di certe gare?». E Rossi: «Se ci sono calunnie…»
Gli esposti contro la gara per il Trasporto pubblico locale in Toscana continuano ad agitare le acque. «L’esposto presentato a Pistoia, secondo le notizie stampa apparse – spiega la deputata azzurra Erica Mazzetti – solleva molteplici dubbi sulla sicurezza e la trasparenza di certe gare regionali. Le notizie di questi giorni infatti evidenziano che le pagine depositate in procura puntano l’attenzione non tanto sulla dinamica di aggiudicazione della gara da quattro miliardi di euro. Ma sulla commissione che ha definito vincitori». Commissione, dice ancora Erica Mazzetti, «composta fra l’altro da due membri Stefano Pozzoli e Mauro Sebastiani molto criticati a Prato dai consiglieri comunali Tommaso Cocci (lista civica) e da Marco Curcio (Lega)».
Tpl in Toscana, Mazzetti: «Ombre sulla gara»
I motivi? «Stefano Pozzoli – spiega ancora l’azzurra – è stato sindaco revisore (dal 2005) di Alexa, società in cui Ratp ha messo un capitale di sei milioni. Società nata per studiare partecipazione a gare Tpl. Presieduta da Bruno Lombardi, attuale presidente di Autolinee Toscane. Mario Sebastiani ha scritto un libro con la collaborazione, per la stesura di alcuni capitoli, dell’avvocato Lombardo. Uno degli avvocati di Ratp in Italia». Incalza ancora la deputata di Forza Italia: «Queste notizie apparse dalla stampa locale gettano forte preoccupazione sulla gestione di quella gara. Considerato che il vincitore è il francese Ratp. Soprattutto perché si apprende sempre dalla stampa locale, che ci sarebbero altri punti oscuri anche su altri esperti nel ramo trasporti pubblici. Hanno avuto consulenze con la Regione e poi sono andati a lavorare per Ratp». Conclude poi Mazzetti: «Queste notizie testimoniano che a livello nazionale occorre prendere posizione e fare chiarezza su talune gare. I cittadini meritano palazzi trasparenti. Non solo a parole. Noi di Forza Italia siamo pronti a vigilare e garantire gare certe per tutti e senza incertezze».
Rossi: «Faremo quello che bisogna fare»
Enrico Rossi, dal canto suo, annuncia: «Chi se ne frega, faremo quello che bisogna fare. L’avvocatura prenderà i suoi
provvedimenti. E se ci sono calunnie ne risponderanno in tribunale. Nel frattempo la gara è stata fatta, ci sono stati tutti i
pronunciamenti possibili e immaginabili. Avremo pur diritto come Regione di assegnare una gara che, ripeto, migliora la vita dei cittadini. C’è un solo cruccio: non ci fosse stato tutto questo contenzioso, i pullman in Toscana sarebbero stati tutti nuovi».