Autista in nero della moglie del boss e con precedenti: pure lui col reddito di cittadinanza
Lavorava in nero come autista e tutto fare per una famiglia mafiosa, aveva precedenti e insieme alla madre percepiva il reddito di cittadinanza. È stata la polizia di Catania a scoprire quest’ennesimo “beneficiato” senza requisiti. Ma a rendere particolarmente eclatante il caso, che non è altro che la conferma di come spesso e volentieri il reddito di cittadinanza vada dove non dovrebbe, sono le circostanze che hanno portato alla sua scoperta.
La “sfida” alla polizia
Gli approfondimenti sull’uomo, infatti, sono scattati dopo che aveva accompagnato la moglie di un mafioso, pregiudicata e sottoposta alla libertà vigilata, a firmare negli uffici della polizia di Stato. L’auto che usava per il “servizio” era senza assicurazione e l’uomo in questione, un 50enne, non aveva la patente e lavorava in nero. Gli agenti hanno letto questa “sfrontatezza” come “una sfida” e hanno voluto andare più a fondo.
Col reddito di cittadinanza e al servizio della moglie del boss
Così gli agenti hanno scoperto che l’uomo era alle “dipendenze” della famiglia mafiosa, rigorosamente in nero. E che percepiva anche il reddito di cittadinanza. Per questo è stato indagato in stato libertà per truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazione pubblica non spettante. Inoltre, la polizia ha sequestrato l’auto ai fini della confisca e ha contestato multe per guida senza patente e mancanza di assicurazione, per un ammontare di oltre 6 mila euro.