Burioni: ci voleva la quarantena per chiunque tornasse dalla Cina, ma mi hanno dato del fascioleghista…
Roberto Burioni commenta l’arrivo in Italia del temuto coronavirus, e ricorda di avere proposto la quarantena obbligatoria per chiunque tornasse dalla Cina. Ne era nata una polemica con la Regione Toscana dove sono tornati 2500 cinesi dopo i festeggiamenti del capodanno. Il governatore Enrico Rossi aveva parlato di attacchi “fascioleghisti” e in malafede.
Burioni oggi sul suo blog Medicalfacts.it pubblica un video in cui dice: “La notizia che non volevamo darvi è arrivata. Il nuovo coronavirus è in Italia e ci è arrivato esattamente nel modo in cui dagli inizi di gennaio vi avevamo detto sarebbe arrivato: un individuo proveniente dalla Cina che – praticamente asintomatico – ha infettato un italiano, che ha infettato altre persone”.
Burioni: i pazienti asintomatici possono trasmettere il virus
“Abbiamo sempre sostenuto che i pazienti asintomatici potevano trasmettere la malattia – ha proseguito – ci hanno dato dei bugiardi e dei male informati. Abbiamo sempre sostenuto che l’isolamento delle persone provenienti dalla Cina era l’unico modo efficace per evitare il diffondersi del virus in Italia: ci hanno detto che eravamo allarmisti e fascio-leghisti. Ora spero che sia evidente che in entrambi i casi avevamo ragione. Era facile avere ragione, perché bastava leggere i lavori scientifici e le notizie affidabili, senza gli occhi offuscati dall’ideologia o da secondi fini”.
Ora niente panico, vanno prese le decisioni giuste
Burioni così conclude: “Allo stesso modo adesso vi diciamo: niente panico. I casi sono solo sei, non stupiamoci se ce ne saranno altri: però, quello che dobbiamo fare è bloccare ora questo virus. La modalità è semplice: tutti quelli che hanno avuto un contatto con le persone infettate devono stare in quarantena. Volontaria, obbligatoria, con la porta chiusa o con la porta aperta non importa. Tutti in isolamento per quattordici giorni. E lo stesso deve valere, senza alcuna eccezione, per chi viene in italia dalla Cina, facendo scalo in altri aeroporti”. “Ripeto, niente panico. Niente polemiche. Non è il momento del panico e non è il momento delle polemiche. È il momento di prendere le decisioni giuste per bloccare la diffusione di un pericolosissimo virus”.