Controllore Atac presa a pugni: la salva Massimo Giletti
“Una verificatrice Atac in servizio sulla linea tram 2 è stata aggredita da una passeggera. La dipendente era a bordo del tram in attesa che la passeggera le mostrasse il biglietto quando, all’apertura delle porte in corrispondenza della fermata all’altezza di piazza Apollodoro, la donna ha improvvisamente aggredito la verificatrice sferrandole un pugno al volto e cercando di fuggire”. È quanto fa sapere l’azienda capitolina in una nota del 27 febbraio.
La passeggera molto probabilmente non aveva con sé il titolo di viaggio: le percosse sono state così forti che la donna è svenuta a causa di un violento colpo alla testa.
L’intervento di Massimo Giletti
Tra i primi a soccorrere la verificatrice dell’Atac è stato, a sorpresa, Massimo Giletti. «Stavo in motorino – racconta il conduttore de La7 a ilmessaggero.it – Ero fermo al semaforo e ho visto tutta la scena: una ragazza che menava fendenti a destra e a manca, sbraitava e si dimenava. Un gruppo di controllori cercava di contenerla, l’ha rincorsa fuori dal mezzo. Un’altra controllora è scesa subito dopo dal tram, si è accasciata a terra. Impressionante. Sono rimasto con lei, aspettando l’ambulanza. Per venti minuti. Mentre la donna tremava». «Ho fatto quello che dovrebbero fare i cittadini normali. Il mio gesto non deve essere dipinto come un fatto straordinario – conclude Giletti – È molto triste che accadano cose del genere semplicemente per non aver pagato il biglietto. Sembra che le reazioni delle persone siano ormai al limite della follia, sono molto preoccupato».
La verificatrice dell’Atac portata via in ambulanza
Ambulanza e forze dell’ordine sono arrivate dopo circa mezz’ora su sollecitazione del conduttore tv, rimasto accanto alla verificatrice fino a che non è arrivata l’ambulanza per portarla in ospedale. «Il rischio che corre chi controlla gli abusivi è evidente, l’ho vissuto con i miei occhi – continua il conduttore – È molto grave che una persona che fa semplicemente il suo lavoro debba rischiare in questo modo. Spero che queste persone paghino pesantemente».
Magari il sig. Giletti, attraverso la sua trasmissione, può mettere in attenzione questo caso per salvaguardare questi Operatori qualificati della mobilità che non sono affatto tutelati da leggi e normative vigenti. Non pagare il biglietto sui mezzi pubblici è solo un reato amministrativo, deve diventare reato penale.