Coronavirus, 65mila i contagiati. L’esperto: «Bloccare i voli non serve a nulla contro la pandemia»
Ultimo bilancio aggiornato dell’epidemia di coronavirus. A quanto si apprende, a questa mattina le persone contagiate sono 64.437, di cui 218 fuori dalla Cina. Il numero totale dei decessi è di 1.383 persone. Secondo il nuovo bilancio dell’epidemia diffuso dalle autorità sanitarie cinesi, nella provincia di Hubei sono stati riportati 116 nuovi decessi e 4.823 nuovi casi di infezione.
Intanto i primi passeggeri della Westerdam, la nave da crociera respinta da diverse nazioni asiatiche, sono finalmente sbarcati nel porto cambogiano di Sihanoukville. Lo ha annunciato con un tweet l’ambasciata Usa a Phnom Penh, dopo che 20 persone che si trovavano a bordo della nave sono risultate non positive al coronavirus.
La possibile pandemia
«Quello emerso in Cina è un virus con potenzialità pandemiche, e le misure di chiusura del traffico internazionale serviranno “solo a rallentare la diffusione, non a impedirla». A precisarlo è l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, professore ordinario di Igiene dell’Università di Pisa, su ‘Medical Facts’.
«Come per ogni virus con potenzialità pandemiche – aggiunge Lopalco – bisogna fare di tutto per impedirne o rallentarne la diffusione internazionale. La diffusione del virus potrebbe interrompersi miracolosamente in Cina. Questo è lo scenario più favorevole, ma meno probabile. A mio personale parere, meglio puntare sul rallentamento. Le misure di chiusura del traffico internazionale, per essere efficaci, dovrebbero essere drastiche, coordinate a livello continentale e associarsi a forti misure di contenimento in Cina. Comunque, serviranno a rallentare la diffusione, non a impedirla».
Dunque, «bisogna approfittare del fatto di vivere in Europa, perché questo ci darà un vantaggio di alcune settimane, che saranno cruciali per la preparazione. È questo dunque che bisogna fare: prepararsi allo scenario peggiore e non farsi prendere dal panico. Il tempo gioca a nostro favore – conclude l’epidemiologo – approfittiamone».
Il protocollo per i medici
L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha ultimato il primo dei tre moduli di cui sarà composto il corso di aggiornamento sul Covid-19 che sarà messo a disposizione nei prossimi giorni di tutti i medici, gli infermieri e di tutti gli altri operatori sanitari italiani. Lo riferisce la task-force Covid-19 del ministero della Salute, riunitasi stamani alla presenza del ministro, Roberto Speranza.