Coronavirus, il Mosap: “A Milano poliziotti senza protezioni. Anche nelle zone del focolaio”

22 Feb 2020 17:52 - di Redazione
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I presidi sanitari per prevenire il contagio ci sono, ma restano chiusi nei magazzini. Così i poliziotti di Milano, anche quelli in servizio nella aree identificate come focolaio, restano senza difese contro il coronavirus. A lanciare l’allarme è il Mosap, il Movimento Sindacale Autonomo di Polizia. “Si è palesato – è la denuncia del sindacato – l’invalicabile muro burocratico che divide le strade dalle scrivanie”.

“I presidi sanitari ci sono, ma non li distribuiscono”

”È inconcepibile – scrive in una nota il segretario del Mosap, Davide Zini – che in una realtà riconosciuta tra le eccellenze nazionali ed internazionali come la Lombardia, regione in cui tutte le aziende, pubbliche e private, si sono immediatamente attivate per la tutela dei propri dipendenti, la Polizia di Stato si trovi, probabilmente soltanto per questioni burocratiche, ad essere carente nella protezione della salute dei propri dipendenti attraverso la distribuzione di presidi sanitari. Presidi già esistenti presso l’Ufficio Sanitario, ma non ancora distribuiti o distribuiti a macchia di leopardo”.

Gli agenti in servizio non hanno neanche le mascherine

”Siamo in pieno allarme coronavirus, per il quale ci sono protocolli operativi-sanitari e l’invito ai cittadini di vari Comuni lombardi a non uscire di casa. Ma in questo clima – continua la nota del Mosap – abbiamo scoperto che la Polizia di Stato milanese è la più coriacea, resistente, invincibile, inattaccabile, invulnerabile forza di Polizia italiana. Tutti aggettivi meritati perché – prosegue Zini – abbiamo equipaggi automontati che prestano servizio presso le aree individuate come focolaio, completamente sprovvisti di presidi sanitari. Non hanno nemmeno le inutili mascherine chirurgiche! Abbiamo colleghi febbricitanti in attesa nella sala d’aspetto dell’Ufficio Sanitario Provinciale senza essere quantomeno isolati e ci fermiamo qui con gli esempi!”.

Il Mosap: “Basta burocrazia, i colleghi siano tutelati”

”Ci siamo interfacciati con l’Ufficio Sanitario Provinciale della Polizia di Stato milanese – afferma ancora Zini – ed abbiamo appreso che i presidi ci sono, devono soltanto essere smarcati sui registri e comunque, se serve, i dirigenti possono inviare una Pec e verranno immediatamente (sic!) attivati i canali per la fornitura del necessario”. “Questa macchinosa procedura è l’ennesimo esempio di una burocrazia inutile e, questa volta, anche pericolosa. Chiediamo pertanto – conclude il segretario del Mosap – un intervento rapido ed efficace affinché tutti i poliziotti siano tutelati, lasciando da parte, vista la necessità ed urgenza, la cavillosità burocratica che oggi appare oltremodo inutile!”.

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