Dorothea Wierer non si ferma più: oro anche nell’individuale. Adesso punta l’olimpiade
Dorothea Wierer due volte d’oro. Vinto l’inseguimento è prima anche nell’individuale. L’amazzone di Brunico non si ferma più. E regala all’Italia un altro storico successo. Dorothea, in splendida forma, strapazza le avversarie anche nella gara individuale. Quella con 15 kilometri con gli sci e 4 poligoni dove si alternano la posizione da sdraiata a in piedi. L’altotesina commette due soli errori: uno al primo e uno al secondo poligono. Poi la perfezione al terzo e al quarto entrambi chiusi con zero errori. Sugli sci va davvero veloce, oltre ogni aspettativa. Talmente tanto che al traguardo si accascia, sfinita dalla stanchezza. Dorothea Wierer vince davanti alla tedesca Hinz, seconda a 2’’ e 20 centesimi con 1 errore al poligono. Terza è la norvegese Roiseland a 15’’ e 8 centesimi con 2 errori al poligono. Adesso l’altoatesina punta chiaramente l’olimpiade.
Dorothea Wierer: “Grazie a tutti”
“Sicuramente mi ha aiutato il fatto di aver già un oro al collo, perché mi ha tolto molta pressione e potevo concentrarmi solo sul gesto tecnico della gara di oggi, senza altri pensieri. E’ sempre bellissimo avere tutto questo tifo, sulla pista di casa. Ringrazio tutti”. Così Dorothea Wierer dopo il trionfo nell’inseguimento ai campionati del mondo di biathlon di Anterselva. Un successo che arriva a due giorni dalla vittoria nell’inseguimento. “Non me l’aspettavo perché avevo iniziato con un doppio errore al tiro, mi sarebbe andato bene anche l’argento, ma è arrivato l’oro, meglio ancora -aggiunge la 29enne delle Fiamme Gialle-. Onestamente non ho sentito i miei coach lungo la pista, perché c’era molto tifo ed ero molto concentrata sulla mia gara. Comunque loro fanno un gran lavoro per tutta la squadra e vanno sempre ringraziati”. “E’ stata una gara difficile, perché c’era vento al poligono, ma non era costante, quindi bisognava stare molto attente a sparare con la massima concentrazione. Si vede anche dal fatto che una sola atleta ha concluso la gara senza fare errori. Io ho sbagliato sia al primo che al secondo poligono, ma sapevo che poteva anche non essere troppo male perché sarebbe stato difficile per tutte non sbagliare. Poi ho trovato due poligoni puliti e mi sono concentrata sul fondo per cercare di dare il massimo. Ora sono felicissima”, conclude Wierer.